La guerra tra Ucraina e Russia prosegue oggi con un nuovo capitolo: nella notte, Mosca ha intercettato due bombardieri Usa nel bar Baltico. L’azione è stata svolta tramite i caccia Su-27, invitati per allontanare i velivoli della Nato. Queste le parole del Ministro russo alla Difesa, riportate da Ria Novosti:

Dopo che gli aerei da guerra stranieri si sono ritirati dal confine, il caccia russo è tornato al suo campo d’aviazione.

Bakhmut, Mosca dichiara di aver preso la città. Kiev nega

Non c’è chiarezza sulle sorti di Bakhmut, la città ucraina da settimane epicentro delle azioni belliche di Mosca e strenuamente difesa dalla controparte ucraina. Per i vertici di Mosca la città sarebbe già caduta in mano russa, ma Kiev non incassa la notizia senza ribattere. Per il comando armato ucraino, infatti, la città starebbe ancora resistendo.

L’annuncio è arrivato dal capo della Wagner Prigozhin, il quale ha suscitato la risposta di Zelensky. «Per oggi Bakhmut è solo nei nostri cuori, dovete capire che non c’è nulla» ha detto il premier ucraino, di fatto smentendo che i russi siano riusciti ad avanzare ulteriormente su Bakhmut.

Attacco a Belgorod, gli Usa prendono le distanze

C’è anche un altro fronte caldo nella guerra tra Kiev e Mosca: il villaggio russo di Belgorod, attaccato negli scorsi giorni da un misterioso gruppo di soldati che hanno incendiato le case e costretto gli abitanti all’esodo. La responsabilità dell’attacco alla cittadina al confine con l’Ucraina è stata variamente rimbalzata tra gruppi dissidenti, come i russi e terroristi Ucraini.

Sebbene Kiev abbia ufficialmente negato il suo coinvolgimento nell’azione militare, questo non accontenta gli Usa, che ci tengono a ribadire quanto la Casa Bianca non stia incoraggiando in alcun modo attacchi all’interno dei confini russi. Il portavoce del Dipartimento di Stato, Matthew Miller, ha affermato questa posizione ad un’intervista alla BBC.

Guerra in Ucraina, Sunak: “L’Occidente sosterrà l’ucraina per anni”

Nel frattempo, arrivano nuovi sviluppi del rapporto tra l’Ucraina assediata e l’occidente. A parlare è stato il primo ministro inglese Rishi Sunak, il quale già qualche settimana fa aveva accolto Zelensky nel Paese con tutti gli onori. Il premier britannico ha ribadito la determinazione dell’Occidente nel restare al fianco di Kiev, ammonendo che

aspettare che le persone in Occidente si stancheranno e si annoieranno non funzionerà. Ora stiamo conducendo una conversazione con gli alleati su quali accordi di sicurezza multilaterali e bilaterali a lungo termine possiamo mettere in atto con l’Ucraina.

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