Mostra Omar Hassan, Monterosso a Stato dell’ Arte. Punctum, la mostra dedicata all’artista pittore pugile Omar Hassan, dal 24 marzo all’1 ottobre 2023 al Palazzo Reale di Palermo. Il Direttore generale della Fondazione Federico II Patrizia Monterosso è intervenuta a Stato dell’Arte su Cusano Italia Tv, raccontando la genesi della mostra: “La cultura deve essere coraggiosa, dobbiamo acquisire la consapevolezza che l’arte deve funzionare da pungolo di riflessione soprattutto in una dimensione contemporanea in cui il decremento democratico, la perdita di diritti nel mondo, le guerre…ci devono far capire se l’arte è importante ancora” spiega Patrizia Monterosso. “Siamo partiti con una sperimentazione con un artista giovane, ma che ha un’importante esperienza espositiva, che ci racconta la funzione dell’arte”.
Omar Hassan in mostra a Palermo, Monterosso: “Una scelta non casuale”
“La scelta di Omar Hassan non è casuale” spiega Monterosso a Stato dell’ Arte, “Palazzo Reale ha tenuto insieme nella storia religioni e culture per produrre una bellezza immune al tempo. Omar Hassan è figlio di questa complessità culturale: di padre musulmano, di madre cristiana cattolica, la sua arte è laica“. Hassan dipinge utlizzando i suoi pugni, perché, dice Direttore generale della Fondazione Federico II, “nel ring della vita, l’artista contemporaneo dalla Seconda Guerra Mondiale in poi fa i conti con la realtà, l’atto creativo e l’energia e la forza di interagire con la realtà, è stato Fontana ha insegnarci l’arte non da cavalletto. Omar dipinge con l’impressione dell’atto creativo, della forza, dell’energia che imprime nella tela. Una tecnica che si ricorda moltissimo Pollock ma che vede ben sette opere specifiche create dall’artista, opere che si misurano tra la pittura e la scultura, eliminando la gerarchia” conclude Monterosso.
Arte e innovazione digitale nello spazio meta
Mostra Omar Hassan, Monterosso a Stato dell’ Arte. Dal 24 marzo più di 47.000 visitatori hanno visto la mostra, soprattutto giovani studenti. All’interno di Palazzo Reale molto amato anche lo Spazio Meta, che permette ai visitatori di essere scansionati e ottenere in soli sei secondi la propria identità digitale.“La tecnica è stata strumento di crescita, lo è anche la tecnologia, se accompagnata alle opere d’arte” commenta Monterosso. “Il museo è un luogo in cui ci si connette con il futuro. Scopo della cultura è anche quello di rendere futuribile le nostre opere, renderle immuni al tempo, sapendo che oltre il tempo e lo spazio si ritrova l’esperienza dell’io meta verso e dell’io digitale. Di qui la valorizzazione delle opere del periodo classico” ha concluso il Direttore generale della Fondazione Federico II.