Mancano circa ventiquattro ore al fischio di inizio di Inter-Fiorentina, la gara che vale la Coppa Italia. Per presentare il match, in conferenza stampa insieme al tecnico Simone Inzaghi, si è presentato anche Samir Handanovic. Capitano di questa squadra, colonna portante di questa società, il portiere ha svelato cosa si aspetta dalla finale di domani, allo stadio Olimpico, ma ha parlato anche della stagione e del suo futuro ai cronisti presenti.

Inter-Fiorentina, le parole di Handanovic

L’Inter e la Fiorentina domani si giocano la prima di due finali che attendono entrambe le formazioni. Tutte e due le squadre infatti sono ancora in corsa anche per il trofeo europeo. La Champions League, per quel che riguarda i nerazzurri, che se la dovranno vedere col Manchester City il prossimo 10 giugno a Istambul. E la Conference League, per i ragazzi di mister Italiano, che sfideranno il West Ham nella finale di Praga il 7 giugno. Intanto domani saranno una contro l’altra, in palio c’è la Coppa Italia. In uno stadio sold out Inzaghi da una parte e Italiano dall’altra metteranno in campo la miglior formazione possibile. Inter e Fiorentina ci tengono a tornare a casa con la Coppa.

“Non posso ancora fare una valutazione di questa stagione – ha detto Handanovic in conferenza stampa per presentare Inter-Fiorentina – perché non è ancora finita. Le partite che mancano sono determinanti. Cosa ci ha fatto crescere? Dalle sconfitte si impara, abbiamo imparato ad essere meno superficiali e siamo cresciuti. Poi sono arrivate le vittorie che hanno portato altre vittorie e da lì è iniziata anche ad aumentare la nostra autostima”.

Prima della finale di domani di Coppa Italia, come di consueto, le due squadre hanno avuto modo di incontrare al Quirinale il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il portiere nerazzurro ne ha parlato alla stampa: “È stata un’esperienza diversa e piacevole da vivere. Quando mi ha dato la mano sapeva chi fossi e mi ha detto che ha visto il presidente della Slovenia tre giorni fa. Conosceva sia i nostri giocatori che quelli della Fiorentina, è stato un incontro speciale” ha concluso Handanovic.

Il futuro del capitano dell’Inter

Domani il portiere potrebbe scendere in campo dal primo minuto e tornare così ad essere titolare. Dall’arrivo di Onana ha ceduto il passo e ha perso la sua centralità, pur rimanendo un calciatore fondamentale all’interno dello spogliatoio nerazzurro. E c’è chi è pronto a sostenere che, arrivato alla soglia dei 39 anni, quella di domani potrebbe essere l’ultima partita per il portiere che dal lontano 2012 veste la maglia dell’Inter. Ma Handanovic in conferenza stampa ha preferito sorvolare: Non so ancora niente del mio futuro – ha detto il portiere – aspetto questa partita come tutte le altre. Siamo all’Inter per alzare i trofei. Negli ultimi anni il club è stato riportato dove merita”. Nessuna conferma insomma, probabilmente il portiere nerazzurro deciderà alla fine della stagione cosa fare, insieme alla società.

Poi il numero uno ha proseguito ripercorrendo rapidamente anche il passato: “Da quando sono arrivato in Italia nel 2004 ho sempre fatto il professionista. Ho perso la titolarità? Bisogna adattarsi ai ruoli che ti spettano, non è importante solo il campo ma anche quello che succede fuori. Ho avuto gente dalla quale imparare e l’ho fatto anno dopo anno. La fascia di capitano qui all’Inter – ha proseguito Handanovic – mi ha responsabilizzato. Ogni stagione è positiva e speciale a modo suo. Anche quando c’è nervosismo è positivo, significa che i giocatori che ci sono ci tengono. Non è bello vedere due calciatori che si mandano ha quel paese – ha concluso il portiere – ma è peggio quando nessuno dice nulla”.