Edinson Cavani si gode da lontano la vittoria dello Scudetto del Napoli. Ha indossato per tre stagioni la maglia azzurra rilanciando il club di De Laurentiis a livello internazionale, centoquattro partite e settantotto reti in totale con una Coppa Italia vinta. Poi la cessione al Paris Saint Germain che ha dato il via al player trading che ha permesso al Napoli di diventare sempre più forte fino al traguardo raggiunto dalla squadra di Luciano Spalletti. Un rapporto travagliato dopo l’addio con irrisolte questioni familiari che gli hanno impedito di tornare in Campania in questi anni. Dopo tutto questo tempo però Cavani vuole tornare per riabbracciare i tifosi e permettere ai due figli di rivedere la città in cui sono nati.

Cavani scudetto del Napoli

Arrivato al Napoli per appena cinque milioni di euro di prestito nel 2010 per essere riscattato l’anno successivo dal Palermo per dodici milioni. Terminale offensivo del 3-4-2-1 di Walter Mazzarri con cui centra la qualificazione in Champions League con l’amore immediato con la città. Saranno tre le stagioni in cui rimane in Campania vincendo una Coppa Italia e sfiorando una finale di Europa League nel 2013. L’estate arriva il Paris Saint Germain alla ricerca di una punta giovane su cui costruire la squadra, il fondo del Qatar stacca un assegno da 64 milioni di euro più due di bonus a De Laurentiis che non può rifiutare. Va in Francia con l’amarezza di non aver vinto il titolo ma lasciando una squadra cresciuta e con ambizioni importanti. Bisognerà attendere dieci anni però per vedere il titolo di Campioni d’Italia grazie a Luciano Spalletti.

Lo scudetto del Napoli è stato un momento grandissimo, sono diventati tutti pazzi, è ciò che succede quando si lotta tanto e non sei abituato a vincere. I tifosi avevano tanto bisogno di una bella emozione come questa. Tutti gli anni della mia carriera sono stati fantastici, ma quelli di Napoli sono stati speciali per una questione di cultura. Io sono più un giocatore da squadre che devono lottare con quelli più grandi, mi piace di più la sfida contro le squadre del nord come nel loro caso per ottenere traguardi storici. A Napoli non ho vinto molto, ma abbiamo vissuto bei momenti, come la Coppa Italia dopo tanto tempo. Da quel momento in poi il Napoli si è rilanciato fino allo scudetto. Ho scritto anche un post dopo la conquista dello scudetto, una frase piccolina ma sentita come il Forza Napoli. Tutti noi ex volevamo che il Napoli vincesse lo scudetto.

Non sono più tornato, solo per alcuni problemi familiari, ma sicuramente un giorno tornerò. Quello è sicuro. I miei due figli sono tifosi del Napoli. Quando il Napoli non vinceva il campionato o era fuori dalla Champions loro impazzivano. Sono nati a Napoli e sono cresciuti in una città che anche a me ha dato tanto. Quindi è giusto siano liberi di tifare per il Napoli. Conoscono tutti i cori da stadio. Io ricordo solo “I ragazzi della curva b” ma loro scherzano perché oggi ci sono cori e canzoni nuove. Loro parlavano molto di Kvaratskhelia e Osimhen. Anche venti giorni fa quando sono venuti a trovarmi me ne parlavano. E’ bello sapere abbiano questi idoli. Mio figlio Lucas sta facendo i provini col Napoli, vediamo. Voglio che sia felice e si diverta per vivere il calcio con passione, alla fine conta quello. Se fai qualcosa che non ti dà piacere è brutto, nel calcio come nella vita

Proprio come Cavani, il trascinatore della cavalcata di quest’anno è un attaccante che ha fatto il percorso inverso. Infatti Victor Osimhen è partito dalla Francia per venire a giocare in Italia e vincere lo scudetto.

Mi piace tanto la sua fame, è incredibile, non molla mai, e quindi alla fine è quello che ti fa fare la differenza e ti fa diventare un giocatore competitivo. Ha tutto per continuare a crescere e diventare tra i più forti attaccanti al mondo. Lo scudetto è stato vinto anche grazie alla sua fame