A Napoli è stata sgominata la banda che metteva in atto i furti con la tecnica del ‘filo inverso’ e stava progettando un colpo, in Belgio, in stile ‘Point Break’. Erano in sei, tante le persone che sono state fermate dalle forze dell’ordine e che, secondo le indagini, sarebbero sicuramente gli autori di due rapine già compiute in Campania. Non solo, gli uomini sono stati fermati mentre stavano organizzando un altro colpo, a quanto pare milionario, da mettere a segno in Belgio e con la tecnica del famoso film americano, con Keanu Reeves e Patrick Swayze. A quanto pare infatti i sei rapinatori, avevano acquistato delle maschere da teatro che avrebbero dovuto utilizzare per cambiare i propri connotati, durante un furto che sarebbe dovuto avvenire in Belgio.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli da tempo erano dietro al gruppo di persone fermate oggi, perché sospettate di essere la banda che usava lo stile del ‘filo inverso’ per mettere a segno le loro rapine. Dopo una serie di pedinamenti e un lungo periodo di studi e di operazioni al seguito della banda, il Nucleo Investigativo, ha eseguito un’ordinanza del giudice per le indagini preliminari, presso il Tribunale di Napoli Nord, applicativa della misura cautelare della custodia in carcere. Le sei persone fermate sei persone ora sono gravemente indiziate dei reati di associazione a delinquere finalizzata a commettere rapine aggravate con l’uso di armi e commesse, appunto, con la tecnica del cosi detto filo inverso. E gli stessi uomini pare stessero progettando un altro colpo, questo milionario, da mettere a segno in trasferta, all’estero.

Napoli arrestata banda della tecnica del filo inverso che progettava una rapina in stile ‘Point Break’

A convincere i carabinieri del Comando Provinciale di Napoli ad intervenire, dopo aver capito che la banda si stesse per muovere proprio per la fase finale del piano ben progettato e studiato chissà da quanto tempo, è stato proprio il fatto di aver capito dalle indagini che fosse stata avviata l’organizzazione di un colpo milionario in Belgio. Colpo a cui pare dovesse partecipare anche un basista rumeno di Bucarest. Il gruppo delle sei persone coinvolte, si era procurato infatti alcune maschere in silicone in un laboratorio teatrale. Un investimento di grande valore, evidentemente ne valeva la pena visto il bottino che prevedevano di portarsi via. Ogni maschera infatti pare costasse circa 500 euro l’una. Le maschere erano utili per permettere a chi le indossa, di modificare completamente i propri tratti somatici assumendo l’aspetto di un’altra persona.
Le indagini sono partite perché le forze dell’ordine ritenevano che la banda in questione fosse la stessa che aveva già agito unita, in altre due rapine aggravate. I carabinieri, grazie al monitoraggio dei veicoli in possesso dei sospettati, alle intercettazioni ambientali e ai pedinamenti, sono arrivati a raccogliere elementi a sufficienza per capire che fossero proprio loro le persone che stavano cercando.

Cos’è la tecnica del ‘filo inverso’, il modus operandi della banda con cui erano state già messo a segno due rapine

La prima rapina commessa dai sei sospettati è stata a Casoria il 13 aprile 2023 ai danni di un agente commercio che era abituato a trasportare oggetti di valore, perché rappresentate proprio di quella merce. La seconda, sempre a Casoria poco meno di due settimane dopo, ai danni di un imprenditore che doveva versare in banca una consistente somma di denaro, un’operazione che evidentemente compiva periodicamente, visto che i rapinatori erano perfettamente a conoscenza di tutti i movimenti.
La tecnica del filo inverso infatti consiste proprio nell’individuare la vittima, studiandone a lungo i movimenti e le abitudini. Questo naturalmente viene compiuto al fine di pianificare al meglio il momento in cui colpire la preda per rapinarla senza correre rischi e con la sicurezza di sapere che ha con se l’oggetto della rapina.