Sarà allo stadio Olimpico il Sindaco di Firenze Dario Nardella per la finale di Coppa Italia. Il Primo Cittadino seguirà la squadra viola a Roma così come andrà anche a Praga per la finale di Conference League. Nel capoluogo toscano saranno quindi allestiti otto maxischermi in vari punti della città per permettere ai tifosi di vedere la partita in piazza mentre per quanto riguarda la partita del 7 giugno spetta alla Fiorentina decidere se aprire lo Stadio Franchi. In attesa delle due gare Nardella celebra il lavoro svolto dal Presidente Rocco Commisso che può far tornare ad alzare un trofeo ai supporter della viola dopo oltre ventanni di attesa.

Nardella e la finale Coppa Italia

Il primo appuntamento è domani sera allo Stadio Olimpico quando in palio ci sarà la Coppa Italia per Fiorentina e Inter. Prima finale della carriera per Vincenzo Italiano che andrà ad affrontare un totem di questa competizione come Simone Inzaghi. Entrambe le squadre sono poi attese dalle rispettive finali europee ma ci sarà tempo per pensare a West Ham e Manchester City. Dario Nardella sarà a Roma per la finale per tifare la sua Fiorentina che oggi è stata accolta al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Prima di scendere nella Capitale ha allestito otto maxischermi in giro per Firenze per permettere ai tifosi sprovvisti di biglietto di assistere alla gara. Intervistato da Radio Firenzeviola, il Sindaco ha spiegato come la città si sta preparando:

Domani sarà una giornata esaltante. Ci auguriamo tutti di vivere una primavera e un’estate viola. Io non ricordo di essermi mai trovato con due finali da giocare a questo punto, poi si macinano record che ci fanno capire la storia della nostra Fiorentina. In città si respira gioia, entusiasmo: c’è il clima giusto. Ieri al Franchi è stato impressionante e i ragazzi erano molto concentrati. Rocco era in grande forma ed è stata un’ora veramente piacevole: da tanti anni non si respirava un clima così. Ora speriamo tutti di prenderci la rivincita per quella partita che non si doveva giocare nel 2014. Ci sono tanti spunti e ricordi che ci vengono in mente in questa viglia piena di trepidazione.

Sarò a Roma e ho già comprato anche il biglietto per Praga. L’ho detto anche a Commisso che era molto contento. Domani sarà una bolgia. Ai tifosi raccomando solo di essere la solita tifoseria che non va mai oltre a differenza di altri. Firenze è sempre stata l’arma in più per la Fiorentina. La nostra è l’unica realtà in cui una squadra speciale appartiene ad una città speciale. C’è una passione unica, che ci porta a criticare ma anche ad entusiasmarci. E anche chi non è tifoso partecipa a questo momento bello in città. Firenze lo merita perché è cresciuta tanto. Ci mancava solo di coronare i successi della città con un grande successo della Fiorentina.

Lo stadio è in concessione al club quindi il Comune deve rispettare le decisioni della società sull’apertura o meno per vedere la partita. Per Praga può essere una soluzione da valutare, per Roma era una situazione diversa. Poi ci siamo organizzati bene con i maxischermi in città, evitando di individuare una sola piazza dove ammassare i tifosi e rischiare qualche incidente. Le otto location disseminate è stata molto apprezzata. Per Praga vedrei bene l’ipotesi di aprire lo stadio, fermo restando il fatto che deciderà la Fiorentina

Il rapporto con Rocco Commisso

Da quattro anni Rocco Commisso è alla guida della Fiorentina. Dopo stagioni complicate e le cessioni di big come Federico Chiesa e Dusan Vlahovic, i viola hanno finalmente trovato un anno esaltante. Due finali da disputare e una squadra che con Vincenzo Italiano può tornare a competere con le big italiane.

Per Commisso può essere l’anno della consacrazione, arrivata anche rapidamente perché è un percorso breve alla Fiorentina. La città lo deve ringraziare al pari della società e della squadra. Poi se ripensiamo all’inizio del campionato non so in quanti se l’aspettassero. Con Rocco abbiamo parlato dei giocatori, mi ha dato il suo punto di vista sui giocatori. Mi ha colpito quanto conosca e stia attento ai suoi giocatori: è raro vedere un presidente che sta così tanto con i giocatori e questo lo apprezzo molto. Ieri ho avuto un’immagine di un collettivo molto unito grazie anche a Rocco Commisso