Bonus barriere per sostituire finestre, infissi e bagno: si può beneficiare della nuova agevolazione al 75% con sconto in fattura e cessione credito derivante dalla conversione del decreto legge 11 del 2023. I contribuenti possono utilizzare il il nuovo bonus casa e sostituire gli infissi e le finestre grazie all’equiparazione dei lavori con l’abbattimento delle barriere architettoniche. In questo caso, si potrà avere un’agevolazione fiscale più alta rispetto all’eco bonus che è del 50 per cento, arrivando così al 75 per cento. E non è necessario attendere la detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi e verificarne la capienza fiscale: il bonus può essere goduto anche con lo sconto in fattura o cedendo il relativo credito d’imposta. Ecco, pertanto, di cosa si tratta e come beneficiare del bonus per fare piccoli lavori nelle propria abitazione.
Bonus barriere infissi, finestre e bagno, come usare la detrazione d’imposta, lo sconto in fattura e la cessione crediti al 75%
Dal bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche alla sostituzione di infissi e finestre con una misura più agevolata dell’eco bonus. È quanto stanno già applicando alcuni contribuenti per beneficiare del 75 per cento dello sconto in fattura per i piccoli lavori in casa che darebbero, invece, la detrazione fiscale del 50 per cento. Questa possibilità, che fino a poco tempo fa sembrava illusoria, sta iniziando a circolare e ad essere applicata dagli addetti ai lavori con offerte commerciali già presenti nei listini delle imprese fornitrici ed esecutrici degli interventi. Altri contribuenti, invece, attendono maggiori chiarimenti e si sono rivolti agli studi per verificare la fattibilità di questo tipo di intervento e di beneficio fiscale.
La misura rientra tra le eccezioni che la legge di conversione del decreto 11 del 2023 – quella cha ha bloccato lo sconto in fattura e la cessione dei crediti di imposta su superbonus e bonus edilizi – ha riservato al bonus barriere architettoniche. In tal caso, la maggiore percentuale di sconto passerebbe dal 50 per cento dell’eco bonus al 75 per cento del bonus barriere architettoniche.
Bonus barriere infissi finestre, chi può beneficiarne?
Sostituire infissi e finestre con il bonus al 75 per cento rientrerebbe tra le possibilità che la disciplina ha riservato al bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche. La normativa, per questo bonus, è a maglie larghe e prevede il beneficio fiscale secondo i parametri individuati dal decreto del ministero del Lavori pubblici numero 236 del 1989. In particolare, i requisiti tecnici per l’accesso al bonus per rimuovere le barriere architettoniche prevedono la non necessità che chi esegua i lavori abbia in famiglia una persona con disabilità. Inoltre, i lavori devono portare a un utilizzo agevole delle parti mobili della casa. Le maniglie degli infissi, ad esempio, devono essere poste a un’altezza tra un 1 e 1,30 metri. L’apertura delle ante mobili degli infissi esterni deve essere garantita con una pressione entro gli 8 chilogrammi. Tutti paletti che, nei lavori standard, sono ampiamente rispettati.
Dubbi sulla disciplina e lavori rifacimento bagno
Se l’applicazione del 75 per cento del bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche è fuori dubbio nel caso in cui si facciano rientrare anche lavori per infissi e finestre, qualche grattacapo può lo può creare l’applicazione dello sconto in fattura. In particolare, è dubbio lo sconto applicato sulle unità che compongono i condomini, mentre si può essere abbastanza certi sulle villette e sulle altre unità indipendenti e unifamiliari. Quesiti a parte, l’opportunità di eseguire questo tipo di intervento è rilevante, anche perché il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche è stato confermato fino a tutto il 2025. In più, ulteriori offerte stanno iniziando a circolare per il rifacimento del bagno. Dopo la stretta del governo sul bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche, si può utilizzare, nel 2024, il bonus ristrutturazioni.