Non è stata ancora digerita la sconfitta contro la Lazio in casa Udinese con l’allenatore Andrea Sottil che torna a commentare il rigore fischiato a Ciro Immobile. Dalle diverse immagini televisive si vede nettamente un tocco di Masina sul ginocchio dell’attaccante della Lazio che si lascia cadere con l’arbitro Pairetto che fischia il tiro dagli undici metri. Classica situazione su cui il Var non può intervenire visto che non c’è chiaro ed evidente errore da parte del direttore di gara ma rimane comunque l’amarezza fra i bianconeri per una assegnazione eccessivamente fiscale. L’Udinese, già salva da tempo, è attesa dalla trasferta di Salerno e chiude la stagione in casa contro la Juventus.
Sottil commenta il rigore di Immobile
Fresco di rinnovo di contratto fino al 2024 con i friuliani, Andrea Sottil si è goduto la prima stagione da allenatore su una panchina di Serie A. Una salvezza raggiunta in anticipo con tanti talenti messi in mostra e qualche recriminazione per gli infortuni che hanno fatto perdere pezzi importanti nel corso della stagione come Gerard Deulofeu.
Mancano ancora due partite e ci auguriamo di finire il meglio possibile. È la mia prima stagione in Serie A quindi, questi ragazzi, li ringrazio davvero, sono stati il mio primo gruppo e li porterò sempre nel cuore. Mi hanno dato tanto e mi hanno seguito fin dal primo giorno. Ho vissuto momenti bellissimi con grandi risultati e momenti difficili, in cui ne siamo usciti sempre insieme. Penso di aver instaurato con loro un bellissimo rapporto a livello umano. Oggi abbiamo 46 punti e due partite alla fine. Grazie ancora ai ragazzi, secondo me abbiamo fatto un ottimo campionato.
Al momento della firma, mi immaginavo un po’ come potesse essere il mio approccio e gestire un gruppo di Serie A. Di fronte ho ragazzi di spessore, giocatori con grande vissuto e quindi, in certi versi, è più semplice confrontarti con giocatori di Serie A. La serie A è di un altro livello, l’ho notato subito ma, ho anche capito, che devo rimanere sempre me stesso, come in serie C. Credibile, come penso di esserlo stato.
Sicuramente, si può sempre migliorare. È normale che, quando fai una delle migliori partenze in Serie A con l’Udinese, tutti vogliano sempre il massimo e si aspettano di continuare con quella media punti. Ovviamente, tutti noi volevamo continuare in quel modo però, il calcio ed il campionato di Serie A, è fatto di momenti. Quando sono arrivato a Udine, la Proprietà ed il Direttore mi avevano chiesto di creare una squadra con una identità ben precisa, creando una mentalità vincente, andando in campo a giocarcela con tutti. Questo credo di averlo fatto, oltre ad aver valorizzato alcuni giocatori. Io mi sento soddisfatto del lavoro svolto con questi ragazzi. Non è stato tutto perfetto, alcune partite potevamo giocarle meglio, come con il Torino ed il Bologna, ma abbiamo anche vinto con le finaliste europee. Io credo che, alla fine del campionato, ogni squadra avrà i punti che merita nell’arco di tutta la stagione.
Darò le mie valutazioni e darò la mia opinione su quello che è stato fatto quest’anno e su dove si potrà migliorare. La famiglia Pozzo, riconfermandomi, ha stima in me e quindi immagino che mi ascolterà. Mi piacciono i giocatori che hanno motricità, passo e capacità fisiche importanti, ovviamente senza disdegnare la tecnica, fondamentale per manovrare l’azione dal basso. L’identità che ho cercato di costruire è quella di andare forte in avanti e le caratteristiche che cerco sono queste
Salernitana e Juventus per chiudere questo campionato dopo la sconfitta casalinga di domenica scorsa contro la Lazio. I biancocelesti sono riusciti a violare un campo dove nessuna delle sette big era riuscito a fare bottino pieno grazie ad un calcio di rigore procurato e realizzato da Ciro Immobile. Il tecnico friuliano ritorna sull’episodio incriminato che ha visto la furia del DT Marino:
Marino è una persona seria, competente ed un grande Dirigente. Tutte le squadre giocano per un obiettivo e tutti devono essere, a mio avviso, seri e rispettosi. Non voglio commentare oltre il video pubblicato dalla Lazio, per me era chiara simulazione. Il var? Dico che sia inutile fare le riunioni ad inizio anno se poi, in un episodio come questo, l’arbitro non vada neanche a vedere se ci sia stato contatto o meno. Mi dispiace, inoltre, che una persona che stimo molto come Sarri, dica anche che ci sarebbe stata un’espulsione per chiara occasione da gioco in occasione del rigore