Ultimissime indiscrezioni per Paulo Dybala: il fuoriclasse argentino starebbe seguendo un percorso fisico e atletico per arrivare nella condizione ottimale in vista della finale di Europa League contro il Siviglia. Data fissata da tempo, il 31 maggio a Budapest. I dubbi permangono per quanto riguarda la presenza o meno del numero 21 giallorosso, pedina indispensabile nella scacchiera di José Mourinho che cerca di avere il suo jolly offensivo al massimo della condizione per fronteggiare gli andalusi con “la Joya” nel cilindro. A Roma lo sanno, avere o meno Dybala farebbe tutta la differenza del mondo.

A gettare dubbi e preoccupazioni sulla presenza di Paulo Dybala nell’ultimo atto dell’Europa League ci ha pensato il tecnico portoghese della Roma, che al termine della sfida contro la Salernitana ha rilasciato dichiarazioni per nulla confortanti: “Dybala sta male e non so come starà tra dieci giorni. Non sono ottimista”. Se è vero che l’ottimismo è il profumo della vita quello che aleggia nella testa di Mourinho potrebbe essere un malumore strategico: ci potrebbe, infatti, essere una pretattica in vista della finale col Siviglia, la classica strategia per disorientare l’avversario in vista della preparazione della finale che con Dybala o senza Dybala avrebbe tutto un altro sapore.

Ad infittire ancora di più le nubi sul campione del mondo c’è stata la mancata convocazione della stesso Dybala contro la Salernitana e le diverse argomentazioni di Tiago Pinto da una parte e lo stesso Mourinho dall’altra. Il general manager giallorosso, anche se si è dimostrato un filo più ottimista, ha comunque fatto intendere che quella di Dybala è una gestione del calciatore che dopo l’entrata di José Palomino, difensore dell’Atalanta, non è più tornato al massimo della condizone.

Le ultimissime su Dybala: i dubbi in vista di Budapest

L’ipotesi più accreditata al momento è quella di un lento processo di guarigione per mettere l’argentino in condizione di giocare al 100% la finale di Europa League. Questo spiegherebbe perfettamente il riscaldamento contro il Bayer Leverkusen e la voglia di giocare da parte di Dybala. La prudenza, tuttavia e in questo caso, potrebbe essere l’arma migliore per avere il fuoriclasse come una freccia del proprio arco. Un elemento di vantaggio contro la difesa del Siviglia di Mendilibar.

Quella che si prospetta è a tutti gli effetti una rincorsa per arrivare in condizione alla finale di Budapest. Una rincorsa che vede coinvolti staff medico, tecnico e entourage dello stesso Dybala, che ora dovrà prepararsi con tutte le procedure e le terapie da svolgere. Il dolore alla caviglia deve essere gestito tra il suo riacutizzarsi e il suo ammorbidirsi. Il giocatore argentino serve in condizione, in grado di giocare e con una caviglia al massimo della proprio performance atletica. Una finale appesa a una caviglia, l’insolito destino di Paulo Dybala.