Giovanni Malagò ha confermato che gli atleti russi e bielorussi potranno presto partecipare alle competizioni olimpiche anche sul territorio italiano. È questa la notizia che si apprende direttamente dalle parole del presidente del Coni che ha ufficialmente comunicato la disponibilità da parte del Governo di accogliere le richieste del Cio per far spazio agli atleti esclusi dopo lo scoppio della guerra.
Ricordiamo che tale partecipazione sarà sempre soggetta ad una serie di restrizioni che il Comitato Olimpico Internazionale ha voluto precisare nei dettagli. Tornando alle parole di Malagò, in un suo intervento odierno si legge:
Abbiamo parlato in Giunta della presa di posizione del Governo comunicata ufficialmente da Abodi, dopo aver sentito la premier Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e che credo verrà formalizzata con una nota. Vengono sottoscritte tutte le prescrizioni che il Cio ha raccomandato per consentire agli atleti russi e bielorussi di partecipare in veste neutrale alle prossime competizioni sportive, anche sul territorio italiano, come ad esempio i Mondiali di scherma.
Malagò sugli atleti russi e bielorussi: “Siamo legati alle prese di posizioni della politica”
Una notizia che certamente rende da un lato soddisfatti da un punto di vista sportivo perché rende onore ai tanti atleti finora esclusi da diverse competizioni. Dall’altro lato, tuttavia, le forti restrizioni a partire dall’obbligo di scendere in campo senza bandiera, inno e divisa; questo aspetto, come confermato da Malagò in realtà ha fatto storcere il naso a tanti:
L’obbligatorietà cui sono stati sottoposti ha contrariato fortemente sia russi che bielorussi, tanto che su 39 atleti iscritti a Milano per i Mondiali di scherma, ne potranno partecipare 11, peraltro non posizionati ai primissimi posti dei ranking internazionali. Tra gli esclusi c’è anche la figlia del presidente del Comitato Olimpico russo, Stanislav Pozdnyakov.
Dal suo punto di vista, anche il presidente del Coni ha riconosciuto una certa “incoerenza” a livello organizzato, citando l’esempio del tennista russo Daniil Medvedev nel tennis che proprio recentemente ha festeggiato la vittoria agli Internazionali d’Italia:
Non si capisce perché se il russo Medvedev può vincere agli Internazionali di Roma ed essere applaudito dal pubblico oltre che dai ministri presenti, questa cosa non può valere pure per gli altri sport. Ma noi, essendo il Paese organizzatore dei Giochi invernali di Milano Cortina siamo legati a filo doppio a queste prese di posizione del governo e della politica