I vaccini attualmente disponibili contro il Covid-19 hanno dimostrato di essere efficaci nel prevenire la malattia grave e la morte. Tuttavia, la loro efficacia può diminuire quando si tratta di prevenire la malattia sintomatica. Di fronte a questa sfida, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha affermato chiaramente che i vaccini devono essere aggiornati per affrontare le sfide presenti e future. E quando si parla di sfide future, si parla anche di una possibile nuova pandemia in arrivo, la cui entità resta solo un’ipotesi ovviamente, pur restando estremamente realistico il pericolo.
Nuova pandemia in arrivo? Non si può escludere
Il gruppo consultivo tecnico dell’OMS per i vaccini Covid-19 (TAG-CO-VAC) ha sollevato la questione della composizione dei vaccini, poiché nonostante la fine dello stato di emergenza, i casi di contagio continuano a verificarsi e non si può escludere la possibilità di una nuova pandemia. Uno studio condotto da scienziati statunitensi ha evidenziato il rischio di una nuova ondata del virus responsabile della pandemia di Covid nei prossimi due anni, mettendo in allerta anche la Casa Bianca.
Il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha avvertito che la minaccia di un altro virus emergente con un potenziale ancora più mortale rimane reale. Pertanto, ha invitato la comunità internazionale a prepararsi per l’eventualità di future pandemie e ad adottare una risposta decisa, collettiva ed equa. Secondo l’OMS, le pandemie non sono l’unica minaccia che l’umanità deve affrontare, ma nuovi agenti patogeni e nuove pandemie si verificheranno. Pertanto, è fondamentale che i leader mondiali sviluppino una strategia per affrontare queste sfide.
Attenzione alle nuove varianti del Covid-19
L’OMS ha anche messo in guardia contro la minaccia di nuove varianti del Covid-19, che potrebbero causare nuove ondate di malattie e morti. La pandemia ha evidenziato l’importanza di perseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile e di affrontare le sfide ambientali con la stessa urgenza e determinazione con cui abbiamo contrastato la pandemia stessa.
Nuova pandemia: variante Xbb in Cina, quali rischi in Italia?
Intanto, è notizia recente che in Cina ci si prepara per affrontare una nuova ondata di Covid-19, con picco epidemico previsto per la fine di giugno, per cui sono stimati 65 milioni di casi a settimana. Gli esperti cinesi stanno sviluppando nuovi vaccini per contrastare la variante Xbb e si prevede che altri tre o quattro saranno approvati a breve. Nonostante questa situazione, l’esperto italiano Matteo Bassetti, direttore di Malattie Infettive presso l’Ospedale San Martino di Genova, ritiene che non ci sia motivo di preoccuparsi in Italia, poiché le varianti attuali, compresa la variante Xbb, sembrano causare forme meno gravi di malattia.
I vaccini sono ancora efficaci?
L’OMS sottolinea che i vaccini attualmente approvati continuano a offrire una protezione significativa contro la malattia grave e la morte, che sono gli obiettivi principali della vaccinazione Covid. Tuttavia, riconosce che la protezione contro la malattia sintomatica può essere limitata e meno duratura, e pertanto nuove formulazioni di vaccini sono necessarie per migliorare la protezione contro la malattia sintomatica.
Gli esperti stanno lavorando per sviluppare vaccini che possano offrire una protezione più duratura. Uno studio condotto dalla Monash University di Melbourne ha identificato un sottotipo specifico di cellula immunitaria che è correlato alla durata dell’efficacia dei vaccini. Questi risultati potrebbero aprire nuove strade nella prevenzione farmacologica di malattie e infezioni.
Nonostante la fine dell’emergenza sanitaria globale, sia l’OMS che l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) sottolineano che il Covid-19 rimane una minaccia per la salute globale. È importante continuare a monitorare la situazione e adattare le strategie di vaccinazione e trattamento secondo necessità. La direttrice dell’EMA, Emer Cooke, ha rassicurato affermando che l’Agenzia è costantemente al lavoro per rispondere alla minaccia del Covid, e per garantire che i vaccini e le terapie, nuove o adattate, saranno a disposizione quando necessario.