Neonato morto al Pertini, la perizia disposta dalla Procura di Roma ha stabilito che non ci sono colpevoli. Questa la decisione del consulente, incaricato di fare chiarezza su quanto accaduto lo scorso 8 gennaio nell’ospedale romano. Quando il bimbo, che aveva appena 3 giorni, è morto schiacciato dalla madre, che si era addormentata mentre lo stava allattando a causa della stanchezza.
Neonato morto al Pertini, cosa dice la perizia
Come evidenziato da Il Corriere della Sera, l’esito si basa su una verifica sia sulle cartelle cliniche digitali che quelle cartacee. Sono stati inoltre sentiti infermieri, medici e e altre mamme, ricoverate nella stessa stanza in cui è avvenuta la tragedia. Stando a quanto emerso, il personale è sempre stato disponibile. Inoltre sarebbero stati effettuati anche un numero maggiore di controlli rispetto a quanto previsto dai protocolli. Secondo il consulente Luigi Cipolloni, quindi, la tragedia non era prevedibile.
Una volta scoperto quanto accaduto, durante un controllo programmato nei confronti di un’altra mamma presente in stanza, medici e infermieri hanno fatto di tutto per rianimare il piccolo. Purtroppo inutilmente.
La versione della famiglia
Nelle ore successive al dramma, la famiglia del neonato aveva denunciato una realtà diversa. Il padre del bambino aveva infatti riferito che la moglie era stata lasciata sola a occuparsi del piccolo, nonostante fosse stremata dopo 17 ore di travaglio. Il caso aveva commosso tutta Italia, accendendo i riflettori sulla pratica del rooming-in, che prevede di lasciare la mamma insieme al neonato 24 ore al giorno, fin dai suoi primi istanti di vita.
La notizia aveva anche spinto molte donne a raccontare le loro esperienze post-parto sui social: “Poteva succedere anche a me”, “Quella donna potevo essere io“.