Jennifer Crepuscolo Unione Satanisti Italiani, un binomio ancora poco noto per tutti noi ma che sta iniziando a diventare familiare in queste ore in Rete. E’ là, infatti, che infiamma la polemica tra la giovane donna e alcune importanti testate online tipo Dagospia. In occasione dei recenti fatti di Boston legati al controverso SatanCon, infatti, sono stati svolti degli approfondimenti sul tema che, secondo il suo punto di vista, non sono precisi. Effettivamente si sa poco di questi argomenti e l’occasione potrebbe essere ghiotta per fare luce su un cono d’ombra del culto per troppo tempo lasciato indisturbato. Ecco come si sono svolti fatti.

Jennifer Crepuscolo Unione Satanisti Italiani, l’antefatto

Il tema del satanismo sembra essere tornato in cima all’agenda-setting. Ne ha recentemente parlato anche Mosca in risposta alla scelta di Zelensky di sospendere la cittadinanza di tredici sacerdoti filorussi ma in questo caso si va davvero nello specifico. Tutto è partito da Boston dove ha preso vita il più grande raduno di satanisti di sempre e dall’articolo in cui l’incontro veniva così descritto dalla testata giornalistica di Roberto D’Agostino:

“In una stanza a lume di candele riservata alle cerimonie sataniche, un’insegna al neon dava il benvenuto a “The Little Black Chapel”. C’era un altare rialzato con un pentagramma bianco sul pavimento. Il rituale che veniva eseguito era un “non battesimo”, in cui i partecipanti rifiutavano simbolicamente i riti ai quali erano stati sottoposti quando erano bambini. Gli adepti indossavano un mantello con cappuccio lungo fino al pavimento e una maschera nera. Le mani erano legate con una corda, che veniva poi sciolta a rappresentare la liberazione. Le pagine di una Bibbia venivano strappate a simboleggiare il ribaltamento del battesimo cristiano.”

Un evento insolito che ha raccolto tante persone che nella vita sono andate in difficoltà per diverse ragioni, come ben spiega questa testimonianza anonima:

“Da bambino gay, sentirmi dire che ero un abominio e che dovevo morire, ha deformato gran parte del mio modo di pensare. Trovare The Satanic Temple mi ha davvero aiutato ad abbracciare la logica e l’empatia.”

In risposta quindi al pezzo “Non ci sono più i satanisti di una volta”, ha voluto dire la sua la fondatrice dell’Unione Satanisti Italiani Jennifer Crepuscolo.

Le dichiarazioni

La donna non si è sentita rappresentata dal giornale, dove la sanità mentale è quasi messa in dubbio, e ha voluto mostrare ai lettori un altro punto di vista:

“La prima cosa che voglio dirti è che noi veri satanisti, noi che realmente rendiamo culto a Satana, non ci sentiamo in alcun modo rappresentati da “satanisti” come quelli di Boston. Essi, per loro stessa ammissione, non credono in Satana, ne sfruttano semplicemente il nome per cercare di attirare l’attenzione su questioni politiche liberali.

Tutto questo è comprensibile, viviamo in un sistema sociale governato da una religione oppressiva e discriminatrice. Tuttavia un vero satanista sa bene che il proprio Culto non si limita ad essere un Anti-Religione.

Il Satanismo Originale non si fonda sull’antitesi alla religione cattolica, tanto meno vive in funzione di un adolescenziale spirito di trasgressione. Il Satanismo Originale è semmai un Culto indipendente, con una sua tradizione e soprattutto un reale sentimento verso gli Dèi e il Sacro. Noi Satanisti Originali, a differenza dei “satanisti” di Boston non siamo atei. Noi crediamo fortemente in Satana, sebbene ne diamo una rilettura differente da quella proposta dal Giudeo-Cristianesimo.

Noi non facciamo del Satanismo politica, né una forma di trasgressione per qualunquisti annoiati. Basti vedere ad esempio alcune foto di ragazzi di USI (Unione Satanisti Italiani) alle prese con “Militanza Satanica”, persone semplici e ben lontane da certe carnevalate. In definitiva, caro Dago, noi Satanisti Originali siamo i primi a prendere le distanze da pagliacciate come certi raduni. Perché il vero Satanismo non è semplice Anticristianesimo e se gente come gli istrionici “satanisti” di Boston non credono in Satana e odiano la Chiesa, forse anziché “satanisti” dovrebbero limitarsi a definirsi semplicemente Atei e Anticlericali. Perché il vero Satanismo, caro Dago, è tutt’altra cosa.”

Si resta in attesa delle reazioni dal web di una presa di posizione così forte.

La biografia di Jennifer Crepuscolo

Nasce a Chiavari e non viene battezzata perché i suoi genitori ritengono che la puerpera fosse posseduta dal diavolo. Il padre esce dalla sua vita dopo sei mesi e la bambina è costretta a seguire i continui spostamenti di mamma da un uomo all’altro, da una regione all’altra. All’età di 13 anni viene iscritta come interna in un istituto dove resta fino alla maggiore età. In quel periodo ricompare il padre, che però abusa di lei in auto durante un’uscita insieme. In quel periodo difficile si avvicina ad una setta emiliana, avvicinata via Internet, da cui scappa quando capisce che ci sono solo scopi sessuali. Trova l’amore sul web e si trasferisce a Como da lui che ha 17 anni in più e che la rinchiude in casa impedendole di uscire in sua assenza per gelosia. La clausura dura fino al 2011: sono anni cupi, in cui Jennifer apre un blog, La Bolla, raccontando tutto il nero che ha dentro. È in questa fase di vita che si scopre satanista e fonda USI. S’innamora di un altro uomo e lo raggiunge in Sicilia, dove ancora risiede.