Si è discusso del decreto legge sul maltempo a Palazzo Chigi durante il Consiglio dei ministri (Cdm) odierno, con vari punti all’ordine del giorno. Sul tavolo anche un insieme di misure urgenti in materia sanitaria a favore delle Regioni a statuto ordinario. Previsto un disegno di legge per l’abrogazione di norme prerepubblicane.

Al termine del Consiglio dei ministri, Meloni e una delegazione di ministri competenti in relazione all’emergenza hanno incontrato il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Queste le parole del Primo Ministro nella conferenza stampa di chiusura:

I provvedimenti offrono delle prime importanti risposte. Abbiamo approvata un’ordinanza della protezione civile che estende lo stato di emergenza e un decreto legge. È un decreto legge con i primi interventi urgenti, molto corposo, ci sono molte misure. Per quanto riguarda i mutui non c’è bisogno di una norma: su questo fa fede il protocollo d’intesa con Abi sulla sospensione dei mutui in caso di eventi calamitosi.

Cdm oggi, approvato dl maltempo per sostenere l’Emilia-Romagna

Il Consiglio dei ministri (Cdm) ha approvato il decreto legge Maltempo a sostegno dei territori di Emilia-Romagna e Marche colpiti dall’emergenza. Il decreto contiene “interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023, nonché nel settore energetico”.

Le prime indiscrezioni che trapelano dal Cdm vedono il governo pronto a varare un primo pacchetto di misure da 100 milioni. Incluse, tra le altre, misure sulla sospensione dei mutui, sulla rateizzazione degli oneri fiscali e sull’attivazione del fondo di garanzia Ue. Tale pacchetto è ancora in fase di definizione. Per quanto riguarda le coperture, l’esecutivo valuta di impiegare anche il ricavato dei sequestri alla criminalità organizzata, come rivelato dal vice ministro dell’Economia Maurizio Leo. Risorse utili garantire i soccorsi immediati, come anticipato da Giorgia Meloni durante il sopralluogo in alcuni centri colpiti.

Non è da escludere, per far fronte all’ingente bilancio dei danni, la possibilità di fare richiesta al Fondo di solidarietà europea. Già in occasione del terremoto dell’Emilia del 2012 si procedette alla stessa maniera. In quel caso dall’Europa arrivarono 670 milioni di euro, a fronte di danni per 12 miliardi.

Tra le decisioni in Consiglio dei ministri anche quella di dare nuovi finanziamenti al Fondo Emergenze nazionali: stanziati 200 milioni di euro, interamente in favore dell’emergenza Emilia-Romagna. Tra le altre misure nell’ambito del decreto maltempo c’è il finanziamento con 8 milioni di euro, erogato dal Ministero della Salute, per intervenire allo scopo di ripristinare le strutture sanitarie. Novità anche per i dipendenti pubblici delle zone colpite, che saranno ugualmente retribuiti anche se se fisicamente impediti dal lavorare.