Il Bonus Musica, introdotto dal Decreto Legge n. 91/2013 e ulteriormente ampliato dai decreti “Agosto” e “Ristori”, ha lo scopo di rappresentare un supporto per le imprese del settore musicale italiano. Infatti, si tratta di un credito d’imposta che sostiene le imprese produttrici di fonogrammi e videogrammi musicali, così come le aziende organizzatrici di spettacoli di musica dal vivo. Questo beneficio, applicato al 30% dei costi sostenuti per lo sviluppo, la produzione, la digitalizzazione e la promozione di registrazioni musicali audio e video, è stato riconfermato anche per il 2023.
Come ottenere il Bonus Musica 2023?
Per beneficiare del Bonus Musica 2023, è necessario presentare una richiesta online, utilizzando la modulistica specifica disponibile sulla piattaforma Dgcol, entro il 14 luglio 2023. Tutte le istanze devono essere firmate digitalmente dal rappresentante legale del richiedente, accompagnate dalla documentazione richiesta nel decreto interministeriale del 13 agosto 2021. Questo decreto, insieme a modifiche successive, ha rimpiazzato il precedente decreto interministeriale del 2 dicembre 2014.
Bonus Musica per le Famiglie: cos’è e come funziona
Il Bonus Musica 2023 offre anche una detrazione fiscale del 19% delle spese sostenute per l’educazione musicale dei figli tra i 5 e i 18 anni, fino a un massimo di 1.000 euro per figlio. Ad esempio, se una famiglia ha speso 5.000 euro nel 2022 per iscrizioni musicali per i propri figli, avrà diritto a un rimborso del 19%, cioè 950 euro. Se la spesa supera i 5.263 euro, il rimborso sarà comunque limitato a 1.000 euro.
Elenco spese detraibili
Nell’ambito del Bonus Musica, diverse sono le spese che possono essere considerate per ottenere la detrazione fiscale. Tra queste, l’iscrizione annuale e l’abbonamento presso enti di formazione musicale specifici costituiscono delle voci di spesa detraibili. Le istituzioni che rientrano in questa categoria comprendono:
- Conservatori musicali;
- Enti di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM) riconosciuti;
- Scuole di musica registrate nei registri delle Regioni;
- Cori, bande musicali e scuole di musica accreditate dalla Pubblica Amministrazione.
Ricordiamo che per ottenere la detrazione è necessario utilizzare metodi di pagamento tracciabili – evitare quindi di pagare in contanti – e conservare la documentazione attestante il pagamento.
Come presentare la domanda per il Bonus Musica 2023: le istruzioni
Presentare una domanda per il Bonus Musica 2023 richiede alcuni passaggi specifici:
- Utilizzare la piattaforma Dgcol, accessibile al link doc.cultura.gov.it, per presentare la domanda.
- Firma digitale dal rappresentante legale del richiedente, anche in caso di accesso tramite Spid.
- Fornire la documentazione specificata nel decreto interministeriale del 13 agosto 2021.
- Consegnare fisicamente l’opera in questione alla direzione generale Cinema e Audiovisivo, tramite raccomandata A/R al seguente indirizzo: D.G. Cinema e Audiovisivo – Servizio I – Tax Credit Musica, oppure direttamente a mano, in busta chiusa, con l’indicazione “Allegato Istanza Credito d’Imposta Art. 7 comma 6 D.L. 91/2013 – D.I. 13 agosto 2021”.
Documenti necessari per la detrazione fiscale
Per assicurarsi di poter beneficiare della detrazione fiscale offerta dal Bonus Musica, è fondamentale conservare adeguatamente tutta la documentazione relativa alle spese sostenute nel 2022. Questi documenti dovrebbero includere le fatture, le ricevute e i bollettini bancari che attestano le spese effettuate per l’educazione musicale dei figli.
È importante sottolineare che tutte le spese devono essere effettuate con metodi di pagamento tracciabili. Questo significa che non è possibile detrarre le spese pagate in contanti, anche se si dispone di una ricevuta o di una fattura.
Inoltre, i documenti dovrebbero includere informazioni dettagliate quali:
- Il codice fiscale del bambino o del ragazzo;
- L’importo esatto pagato e la modalità di pagamento utilizzata;
- La causale del versamento, specificando se si tratta di un abbonamento o di un’iscrizione annuale;
- Il codice fiscale dell’ente percettore;
- La denominazione o la ragione sociale dell’istituzione musicale, o il nome e il cognome nel caso di una persona fisica.
La conservazione di questa documentazione è fondamentale, in quanto può essere richiesta per verificare l’ammissibilità alle detrazioni fiscali previste dal Bonus Musica.