Incidente sul lavoro con conseguenze mortali a Mariano del Friuli, in provincia di Gorizia. Un operaio ha perso la vita schiacciato da un macchinario durante un turno di lavoro notturno.
La tragedia si è consumata in una frazione di secondo, intorno all’1:30 di oggi, Martedì 23 Maggio 2023.
Le autorità hanno subito effettuato l’identificazione. Si tratta di Nicholas Nanut, 30enne residente nel vicino comune di Cormons ma nato a Monfalcone.
L’incidente è avvenuto all’interno degli spazi adibiti ad attività produttiva dell’azienda Aps Arosio Extrusion. La ditta si occupa di realizzare profili estrusi di alluminio. La sua sede è situata nella zona industriale del comune friulano, ad una quindicina di chilometri da Gorizia.
La dinamica di quanto accaduto non è ancora chiara. I Carabinieri della Compagnia di Gradisca d’Isonzo stanno ora cercando di ricostruire con maggior precisione l’incidente che ha portato alla tragedia.
Da quanto finora accertato, l’operaio sarebbe rimasto schiacciato da un macchinario che lui stesso stava azionando per alcune lavorazioni.
Incidente sul lavoro Mariano del Friuli: nessuna possibilità di salvezza
A dare l’allarme alcuni colleghi che si sono accorti della gravità dell’accaduto. Gli operai hanno dunque allertato il numero unico di emergenza 112 richiedendo l’intervento del personale di soccorso medico con estrema urgenza. In poco tempo all’interno della fabbrica si sono dunque precipitati i medici del 118 a bordo di un’ambulanza proveniente da Gradisca d’Isonzo.
Poco dopo sono intervenute anche le forze dell’ordine. Le gravi conseguenze causate dall’incidente hanno indotto il centro operativa regionale di emergenza sanitaria ad inviare sul posto anche un mezzo di elisoccorso al fine di accelerare il trasferimento del ferito in ospedale. Sul posto anche una squadra di Vigili del Fuoco che ha lavorato in completa sinergia con il personale medico.
Purtroppo tutti gli sforzi per salvare la vita al giovane operaio si sono rivelati vani. I sanitari infatti hanno provato a stabilizzare gli ingenti traumi subiti e tentare una disperata manovra di rianimazione. Il destino per il 30enne era però ormai segnato. I medici si sono dovuti arrendere e dichiarare il suo decesso, avvenuto di fatto sul colpo nel terribile schiacciamento con il pesante macchinario.
Sul posto è intervenuto anche il magistrato di turno. La salma della giovane vittima è stata trasferita presso la camera mortuaria cittadina dove rimane in attesa dell’autopsia. Un atto formale che possa ufficializzare le cause del decesso ai fini del procedimento giudiziario.
Oscure per il momento le cause dell’incidente
I Carabinieri hanno dunque iniziato i rilievi per capire cosa abbia causato la tragedia. Su disposizione delle autorità giudiziarie, gli uomini dell’Arma hanno fermato l’intera produzione industriale e posto sotto sequestro tutto lo stabilimento. Intervenuti anche i tecnici di controllo sul lavoro. Si sta cercando di capire infatti se tutte le norme in materia di sicurezza e prevenzioni dagli infortuni fossero rispettate.
Gli inquirenti cercheranno di ricostruire gli attimi immediatamente precedenti allo schiacciamento. Alcuni colleghi potrebbero aver assistito alla scena e potranno fornire elementi utili a capire se la tragedia potesse essere evitata. Non è escluso infatti a priori che la fatalità possa essere frutto di un movimento errato da parte dello stesso operatore oppure di un malfunzionamento.
L’incidente mortale avvenuto a Mariano del Friuli segna dunque un’altra morte bianca dopo i tragici avvenimenti a Jolanda di Savoia, in provincia di Ferrara, accaduti nei giorni scorsi.
In quella circostanza un operaio edile di solo 20 anni aveva perso la vita, mentre era impegnato in lavorazioni di manutenzione al tetto di un capannone insieme al padre e ad un altro collega. I tre lavoratori, tutti di origine rumena, erano precipitati da un’altezza di 10 metri dopo l’improvviso ribaltamento del cestello usato per le lavorazioni in quota.