La stagione delle dichiarazioni fiscali 2023 è iniziata il 2 maggio, quando l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile il modello 730 precompilato per la dichiarazione dei redditi 2023. Da giovedì 11 maggio, gli utenti hanno potuto modificare, completare o inviare il loro modello 730 all’Agenzia delle Entrate utilizzando Spid, la Carta d’identità elettronica o la Carta nazionale dei servizi. Ma cosa implica il modello 730/2023 senza sostituto d’imposta per coloro che non hanno un datore di lavoro? Esaminiamo le direttive dell’Agenzia delle Entrate.
Cos’è il Modello 730 senza sostituto d’imposta?
La dichiarazione fiscale con il Modello 730 senza sostituto d’imposta risulta un’opzione indispensabile per tutti quelli che non hanno un datore di lavoro a carico delle procedure di conguaglio fiscale, come rimborsi e addebiti Irpef. Senza quest’alternativa, tali contribuenti dovrebbero utilizzare il Modello Redditi PF (Redditi Persone Fisiche). Il 730 senza sostituto diventa così uno strumento di semplificazione per i contribuenti che desiderano presentare il Modello 730 pur non avendo un sostituto d’imposta.
Chi può presentare il Modello 730 senza sostituto d’imposta nel 2023?
Dal 2012, il modello 730 è diventato accessibile anche per i contribuenti senza sostituto d’imposta, purché rientrino tra coloro che possono usufruire della dichiarazione dei redditi semplificata. Quindi, coloro che nel 2022 hanno ricevuto redditi da lavoro dipendente, pensione e/o alcuni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, possono utilizzare il modello 730 anche senza sostituto d’imposta.
Ad esempio, coloro che hanno perso il lavoro e sono disoccupati, così come i lavoratori domestici, possono utilizzare sia il modello 730 precompilato che quello ordinario per adempiere all’obbligo della dichiarazione dei redditi 2023.
Istruzioni per presentare il Modello 730 senza sostituto d’imposta
Esistono due varianti del modello 730 senza sostituto:
- Modello precompilato: deve essere presentato direttamente all’Agenzia delle Entrate, a un Caf o a un professionista abilitato;
- Modello ordinario: deve essere presentato a un Caf o a un professionista abilitato.
Per entrambe le varianti, è necessario indicare la lettera “A” nella casella “730 senza sostituto” e barrare la casella “Mod. 730 dipendenti senza sostituto” nel riquadro “Dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio“.
Tuttavia, il modello 730 senza sostituto ha delle regole operative diverse rispetto ai casi generali in cui è presente un datore di lavoro o un altro ente incaricato di eseguire le operazioni di conguaglio.
Gestione debiti e crediti nel Modello 730 2023 senza sostituto d’imposta: come funziona
Se dal 730 presentato emerge un debito, il Caf o il professionista abilitato può trasmettere il modello F24 all’Agenzia delle Entrate per via telematica, oppure direttamente al contribuente che procederà al pagamento, in base alle istruzioni operative.
Infatti, il debito fiscale evidenziato dal modello 730 può essere pagato mediante il modello F24, in due modi:
- Il Caf o il professionista possono inviare il modello F24 all’Agenzia delle Entrate tramite trasmissione telematica. Questo permette un pagamento efficiente e veloce, che può essere particolarmente utile e raccomandato se si ha un debito fiscale elevato.
- In alternativa, il Caf o il professionista può consegnare il modello F24 al contribuente, il quale sarà poi responsabile del pagamento. Il contribuente dovrà compilare il modello F24 secondo le istruzioni fornite e pagare l’importo dovuto.
È importante notare che il pagamento del debito fiscale è una responsabilità del contribuente. Se il pagamento non viene effettuato, o viene effettuato in ritardo, possono essere applicati interessi e penalità. Pertanto, è importante per i contribuenti gestire attentamente i loro debiti fiscali e assicurarsi di effettuare tutti i pagamenti necessari in tempo.
D’altro canto, se dal 730 emerge un credito, questo verrà rimborsato al contribuente dall’Agenzia delle Entrate. Il rimborso avviene generalmente tramite accredito su conto corrente bancario o postale, o con assegno circolare, e per questo motivo è molto importante comunicare l’IBAN del proprio conto corrente all’Agenzia delle Entrate se si vuole ottenere il rimborso in tempi celeri. In alcuni casi, il credito può essere utilizzato per compensare debiti fiscali futuri.