INotizie preoccupanti arrivano da oltre oceano, il ministero dell’Agricoltura brasiliano ha dichiarato nella serata di ieri, 22 maggio, “l’emergenza sanitaria” in tutto il Paese. Per il Brasile l’emergenza per influenza aviaria è scattata dopo che sono stati riscontrati nuovi casi di influenza aviaria in uccelli selvatici.
Primo esportatore mondiale di pollame
Nono sono i primi casi di influenza aviaria che si registrano in Brasile nelle ultime settimane. Questa volta si è arrivati a prenderne atto e attivare l’emergenza sanitaria. Rimarrà in vigore per 180 giorni e ha lo scopo di “impedire che (la malattia) raggiunga la produzione avicola di sussistenza e commerciale, nonché di preservare la fauna selvatica e la salute umana”. Scrive il ministero in una nota aggiungendo che saranno mobilitate tutte le risorse disponibili per prevenire la diffusione del virus. È stato inoltre esteso il divieto di fiere, concorsi ed esposizioni di pollame, già in vigore. Per il futuro del Brasile quindi non sono buone notizie secondo i dati del Ministero dell’Agricoltura del 2022 infatti, il Brasile è il più grande esportatore di carne di pollo al mondo, con il 35% del mercato.
Tre nuovi casi, ora sono otto in totale
Le autorità brasiliane hanno dovuto prendere atto della situazione dopo l’annuncio di aver individuato tre nuovi casi di influenza aviaria. Portando così a otto il numero totale di casi segnalati da metà maggio nel Paese, finora risparmiato dalla malattia. Tutti i casi riguardano uccelli selvatici (sette nello stato di Espirito Santo e uno a Rio de Janeiro, nel sud-est del Paese). L’influenza aviaria sta causando un’elevata mortalità negli uccelli selvatici e nel pollame, come anatre e polli. Migliaia di uccelli sono morti o sono stati abbattuti, centinaia di allevamenti sono stati messi in quarantena e, in alcuni casi, sono state cancellate le esportazioni verso il Sud America a causa della diffusione del virus dallo scorso anno. La trasmissione all’uomo è rara e di solito avviene attraverso il contatto ravvicinato con uccelli infetti, la EU si è già attivata per l’acquisto dei vaccini.