Lavoro, world Economic Forum, i dati: Il 2% dell’occupazione globale attuale è in pericolo a causa del rallentamento della crescita economica e dell’inflazione elevata. Transizione verde, ESG e la localizzazione delle catene di approvvigionamento sono i principali motori della crescita del lavoro futuro.
Lavoro, work economic forum: i dati e la ricerca
L’ultima ricerca condotta dal World Economic Forum dimostra che un quarto dei posti di lavoro circa il 23% è destinato a subire modifiche nei prossimi cinque anni per adattarsi alla transazione digitale ed energetica. Secondo le stime emerse dalle interviste ai proprietari di oltre 803 aziende, tra i 673 milioni di posti di lavoro corrispondenti alla serie di dati, si prevede la creazione di 69 milioni di nuovi posti di lavoro e l’eliminazione di 83 milioni, con una diminuzione netta di 14 milioni, pari al 2% dell’occupazione attuale. Sebbene la tecnologia continui a porre sfide al mercato del lavoro, come l’uso sempre più assiduo da parte delle imprese dell’intelligenza artificiale (AI), i datori di lavoro si aspettano che la maggior parte delle tecnologie contribuisca positivamente alla creazione di occupazione. Infatti, tra i primi posti della classifica complessiva dei lavori del futuro più ricercati dalle imprese mondiali troviamo gli specialisti dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico, gli specialisti della sostenibilità, gli analisti di business intelligence e gli specialisti della sicurezza informatica. I big data sono al primo posto tra le tecnologie destinate a creare nuovi posti di lavoro, con il 65% degli intervistati che prevede una crescita occupazionale nei ruoli correlati. Si stima che l’occupazione di analisti e data scientist, specialisti dei big data, machine learning e intelligenza artificiale e professionisti della sicurezza informatica crescerà in media del 30% entro il 2027.
L’importanza della formazione
Gli investimenti nella transizione verde e nella mitigazione dei cambiamenti climatici, così come la crescente consapevolezza dei consumatori sui temi della sostenibilità, stanno guidando la trasformazione dell’industria e aprendo nuove opportunità nel mercato del lavoro. Nei prossimi 5 anni si creeranno oltre un milione di nuove occupazioni di lavoro assicurandosi il secondo posto nella classifica complessiva degli aumenti dei posti di lavoro in tutto il mondo. Tale aumento richiede necessariamente un potenziamento della formazione lavorativa destinata non solo alle nuove generazioni, ma anche a tutto il personale già in attività da anni. Sei lavoratori su dieci avranno bisogno di essere formati prima del 2027, ma si ritiene che oggi solo la metà dei dipendenti abbia accesso a opportunità di formazione adeguate. Allo stesso tempo, il rapporto stima che, in media, dovrà essere aggiornato il 44% delle competenze di un singolo lavoratore.
Gli investimenti delle aziende
Oltre alla formazione, sarà importante per le aziende ripianificare investimenti per rendere la forza lavoro dell’impresa sempre più produttiva ed efficiente dal punto di vista dei costi e della competitività. Quattro aziende su cinque tra quelle intervistate prevedono di investire nell’apprendimento e nella formazione sul posto di lavoro e nell’automazione dei processi informativi nei prossimi cinque anni. Due terzi delle aziende si aspettano di vedere un ROI nella formazione delle competenze entro un anno dall’investimento, sotto forma di una maggiore mobilità tra i ruoli, di una maggiore produttività e la conseguente soddisfazione dei lavoratori. Tuttavia, gli incrementi assoluti di posti di lavoro verranno dall’istruzione e dall’agricoltura.
Istruzione e agricoltura in netta crescita
Il rapporto rileva che l’occupazione nel settore dell’istruzione dovrebbe crescere di circa il 10%, portando 3 milioni di posti di lavoro in più per gli insegnanti di formazione professionale, docenti universitari e insegnanti d’istruzione superiore. Si prevede che i posti di lavoro per i professionisti dell’agricoltura, in particolare gli operatori di macchine agricole, i selezionatori e i cernitori, registreranno un aumento del 15%-30%, con un conseguente aumento di 4 milioni di posti di lavoro.
Federico Luciani