PMI Mezzogiorno: con la pubblicazione del comunicato stampa del 19 Maggio 2023 il MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) ha istituito un nuovo bando per favorire la crescita e la competitività delle PMI (piccole e medie imprese) che operano nei territori del c.d. Mezzogiorno.
In particolare, il Ministero ha stanziato un ammontare di risorse economiche pari a 400 milioni di euro, con l’obiettivo di finanziare gli investimenti imprenditoriali delle PMI del Mezzogiorno nel campo dell’innovazione, andando dunque a sostenere il loro processo di transizione in tal senso.
Senza perderci troppo in chiacchiere, quindi, andiamo subito a vedere insieme che cosa prevede il nuovo bando del MIMIT e, in particolare, come accedere ai contributi e ai finanziamenti che sono stati istituiti da quest’ultimo.
PMI Mezzogiorno: nuovo bando del MIMIT da 400 milioni per finanziare gli investimenti nell’innovazione e favorire la crescita e la competitività delle piccole e medie imprese
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottoscritto il decreto che prevede l’istituzione di un nuovo bando finanziato dal MIMIT, con l’obiettivo di favorire:
- una crescita sostenibile delle PMI che operano nei territori situati nelle regioni del Mezzogiorno;
- una maggiore competitività delle PMI che operano nei territori situati nelle regioni del Mezzogiorno.
In particolare, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha disposto uno stanziamento economico di importo pari a 400 milioni di euro, i quali sono stati presi dal Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027” (PN RIC 2021-2027), e i quali saranno riconosciuti per il suddetto processo di transizione alle PMI situate all’interno delle seguenti regioni italiane:
- Abruzzo;
- Basilicata;
- Calabria;
- Campania;
- Molise;
- Puglia;
- Sicilia;
- Sardegna.
Come dicevamo in precedenza, quindi, l’obiettivo principale di questa misura è quello di incentivare le piccole e medie imprese ad investire nell’innovazione e nelle tecnologie digitali.
Ecco, a tal proposito, le parole del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso:
“Con lo stanziamento di questi nuovi fondi intendiamo sostenere gli investimenti, realizzati dalle piccole e medie imprese del Mezzogiorno, in progetti innovativi in grado di assicurare una crescita sostenibile e un più forte risparmio energetico. Temi sempre più urgenti anche alla luce del raggiungimento di obiettivi climatici e ambientali non più rinviabili.”
Come accedere ai 400 milioni di euro previsti dal nuovo bando del MIMIT?
Le PMI, che operano nei territori situati nelle regioni del Mezzogiorno e che intendono accedere ai 400 milioni di euro che sono stati stanziati dal nuovo bando istituito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, devono presentare dei progetti che includano degli investimenti che vanno a:
- ampliare la capacità produttiva, tramite l’utilizzo di tecnologie abilitanti (come ad esempio il cloud o la realtà virtuale);
- diversificare la produzione;
- realizzare dei nuovi prodotti;
- modificare il processo di produzione già esistente;
- realizzare una nuova unità produttiva.
Oltre alle ipotesi appena citate, danno il diritto di accedere ai contributi e ai finanziamenti previsti dal bando anche i punteggi premiali per i progetti che riguardano:
- l’efficientamento energetico dell’impresa, a patto che il risparmio energetico sia almeno pari al 5%;
- l’introduzione di soluzioni legate all’economia circolare all’interno del processo produttivo.
“Analoghe premialità sono altresì riconosciute per i progetti che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici individuati dall’articolo 9 del regolamento (UE) n. 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020, ovvero per le PMI che abbiano aderito ad un sistema di gestione ambientale o di efficienza energetica o che siano in possesso di una certificazione ambientale di prodotto.”
Inoltre, i progetti delle PMI del Mezzogiorno dovranno prevedere delle spese che siano necessariamente non inferiori a 750.000 euro e non superiori a 5 milioni di euro. L’importo riconosciuto coprirà al massimo il 75% dei costi.