A 10′ dalla fine la Roma trova il pareggio contro la Salernitana, ma non basta per soddisfare Mourinho, che dovrà continuare a lottare per un posto in Europa. Per due volte i giallorossi rimettono in equilibrio il match, con El Shaarawy e Matic che hanno risposto rispettivamente alle reti di Candreva e Dia. Nel post-partita, Mourinho ha parlato ai microfoni di DAZN di quella che è stata la prestazione della sua Roma contro la Salernitana: “Cosa mi lascia la partita? Il primo tempo non è stato di grande intensità e voglia di giocare. C’è stata anche poca concentrazione. Magari la colpa è mia, che ho voluto fare tanti cambi. Però la mia situazione non è facile: ho una finale da giocare e voglio accontentare tutti i giocatori. Ci sono cambi che accordo prima della partita. Non è facile gestire così il gruppo. La Salernitana ha giocato come se fosse una finale di Champions, mi piace questa cosa: bisogna giocare così”. Poi una stoccata all’arbitro della sfida tra Udinese e Lazio, che ha concesso un rigore ai biancocelesti su cui molti hanno protestato: “Pairetto ha arbitrato bene come sempre, fa sempre bene il suo lavoro”.
Roma-Salernitana, Mourinho: “Juve penalizzata? E’ uno scherzo”
Proseguendo, Mourinho ha commentato la decisione arrivata in serata sulla Juve, penalizzata di dieci punti. Una scelta che smuove del tutto la classifica, portando i giallorossi momentaneamente al sesto posto – in attesa di conoscere il risultato della sfida tra gli uomini di Allegri e l’Empoli. In ogni caso, però, per l’allenatore del club della Capitale tutti gli sviluppi del caso plusvalenze hanno condizionato il campionato: “Questo per me è uno scherzo. Sapere questa cosa con sole due partite da giocare, per noi e per tutti, anche per la Juve, è difficile. Se mi avessero detto questo prima di Monza o con più partite da giocare, sicuramente il nostro approccio sarebbe stato diverso. Al di là di quello che sento per Allegri e i giocatori, che hanno vinto i punti sul campo e mi dispiace dato che sono professionisti, penso che qualcosa nel campionato dovrà cambiare. Ha compromesso qualcosa. Mi dispiace per chi paga questo”.
Botta e risposta su Dybala, rimasto vittima di un altro infortunio: “Come sta? Male. Fra dieci giorni per la finale? Non so. Se sono ottimista? No. La condizione degli altri giocatori? Smalling ha giocato 90′, Gini (Wijnaldum, ndr.) non novanta minuti ma tanti. Sono sicuro che per lui si tratta di un infortunio lieve, magari era solo stanco. Celik ha recuperato e sta bene, vediamo Spinazzola”.
Spazio poi alle ultime due battute di Mourinho dopo Roma-Salernitana. La prima riguarda la prossima gara contro la Fiorentina: “Faremo dei cambi, ma giocheremo con serietà. Faremo il meglio possibile”. L’ultima, poi, riguarda il successo in Champions con i nerazzurri della stagione 2009/10, dato che oggi ricorre l’anniversario: “La vittoria con l’Inter di tredici anni fa è storia. Ora è il momento di creare per loro un’altra storia”.
Le parole di Mourinho in conferenza stampa
Anche durante la conferenza stampa post-partita, Mourinho ha avuto modo di analizzare la gara: “E’ stata una partita difficile con un avversario che ha giocato la finale di Champions, non è una critica perché il calcio si deve giocare sempre nei limiti. Io non ho giocato questa gara con questo atteggiamento. Quando facciamo i cambi non cambiamo i principi di onestà e serietà di questa squadra, ma cambia la qualità. Con i cambi la squadra è migliorata e abbiamo vinto 2-1 il secondo tempo. Magari meritavamo qualcosina in più, ma loro per l’atteggiamento meritano”.
Qualche parola sugli obiettivi della Roma, al momento lontana dalla zona Champions: “Se Tiago Pinto parla di Champions è un problema suo, siamo amici con opinioni diverse. Noi siamo capaci di fare la storia, l’abbiamo fatta lo scorso anno e continuiamo a farla. Fare la Champions con 7 milioni di euro di mercato è Gesù Cristo che fa una passeggiata a Roma”.
Interrogato sul suo futuro a Roma alla fine della conferenza, l’allenatore giallorosso ha risposto in maniera secca, per poi abbandonare la sala stampa: “Ho due giorni di vacanza, prendo l’aereo e me ne vado”.