Pensioni e assegni d’invalidità: l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale eroga una serie di prestazioni economiche per i cittadini in condizioni di invalidità, affetti da minorazioni fisiche o psichiche. Per poter fruire di pensioni e assegni, però, è necessario rispettare alcune condizioni e avere determinate percentuali di invalidità.

Quali sono le prestazioni?

Pensioni e assegni di invalidità, ecco quali eroga l’Inps

L’Istituto Nazionale della previdenza sociale (Inps) eroga una serie di prestazioni economiche, pensioni e assegni, in favore dei cittadini che si trovano in condizioni di invalidità.

Le prestazioni erogate sono le seguenti:

  • Pensione di inabilità;
  • Indennità di accompagnamento;
  • Assegno mensile di assistenza;
  • Pensione anticipata di vecchiaia.

Poter beneficiare di queste prestazioni non è sempre facile e, infatti, è necessario trovarsi nelle condizioni effettive per poterne fruire, possedendo i requisiti previsti, ivi comprese le percentuali di invalidità. Prima di parlare di percentuali e requisiti, spieghiamole brevemente.

La pensione di inabilità è una prestazione economica che spetta a coloro ai quali viene riconosciuta un’inabilità lavorativa totale e permanente. L’importo è pari, per il 2023, a 313,91 euro per 13 mensilità.

L’indennità di accompagnamento viene riconosciuta ai mutilati e agli invalidi civili che si trovano nell’impossibilità di deambulare e di compiere autonomamente qualsiasi atto di vita quotidiana. L’importo di accompagnamento è pari a 527,16 euro.

L’assegno mensile di assistenza spetta a coloro ai quali viene riconosciuta una riduzione parziale della capacità lavorativa e spetta per tredici mensilità. Per quest’anno, l’importo è pari a 313,91 euro mensili.

Infine, la pensione di vecchiaia anticipata spetta ai dipendenti del settore privato che sono iscritti presso l’Assicurazione Generale Obbligatoria dell’Inps.

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Quali percentuali sono richieste?

Elencate le prestazioni, dobbiamo soffermarci sui requisiti e sulle percentuali di inabilità richiesti per poterne beneficiare.
Per quanto riguarda la pensione di inabilità viene riconosciuta ai soggetti ai quali sia stata riconosciuta un’inabilità del 100%, permanente e che si trovano in stato di bisogno economico. Bisogna, altresì, rispettare i seguenti requisiti:

  • Avere un’età compresa tra i 18 e i 67 anni;
  • Reddito inferiore a 17.920 euro (per il 2023);
  • Cittadinanza italiana e per i cittadini stranierei extra UE il permesso di soggiorno di almeno un anno;
  • Residenza stabile in Italia.

Al compimento di 67 anni, la pensione di inabilità si trasforma in assegno sociale sostitutivo.
Quali requisiti servono per beneficiare dell’indennità di accompagnamento?

  • Stato di inabilità totale e permanente del 100%;
  • Impossibilità di deambulare;
  • Impossibilità di compiere autonomamente gli atti quotidiani;
  • Residenza stabile in Italia;
  • Cittadinanza italiana per i cittadini stranierei extra UE il permesso di soggiorno di almeno un anno;
  • Iscrizione all’anagrafe della popolazione residente per i cittadini stranieri comunitari.

L’assegno mensile di assistenza richiede il riconoscimento di una riduzione parziale della capacità lavorativa dal 74% al 99%. Il richiedente, inoltre, deve essere in possesso di un reddito inferiore alle soglie previste dalla legge (per il 2023, la soglia è fissata a 5.391,88 euro). Inoltre, si devono rispettare le seguenti condizioni:

  • Mancato svolgimento dell’attività lavorativa;
  • Età compresa tra i 18 e i 67 anni;
  • Cittadinanza italiana e per i cittadini stranieri extra-comunitari è richiesto il permesso di soggiorno di almeno un anno;
  • Iscrizione all’anagrafe della popolazione residente per i cittadini stranieri comunitari;
  • Residenza stabile in Italia.

Infine, spieghiamo quando spetta la pensione di vecchiaia. Per potervi beneficiare, è necessario avere:

  • Un’invalidità pari o superiore all’80%;
  • Contribuzione al 31 dicembre 1995.

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