Aggredito dal suo pitbull che lo ha morso alla gola è morto in ospedale. Il fatto si è verificato a Manchester dove, un 37enne, non ha potuto evidentemente difendersi dall’attacco del suo cane che lo ha preso dritto alla gola e non gli ha lasciato tregua. L’uomo è morto nonostante il ricovero all’ospedale di Manchester. L’episodio, come detto, si è verificato in Inghilterra. Per il ragazzo, padre di due bambine, non c’è stato nulla da fare ed è spirato a causa delle gravi ferite inferte dal suo cane che lo ha aggredito senza motivo, tanto che il cane è stato ucciso subito dopo. L’uomo è stato colpito dritto alla gola dal suo animale, un cane di razza pitbull. Immediatamente soccorso, è purtroppo morto dopo essere arrivato in ospedale in condizioni disperate. L’uomo, di 37 anni era sposato e aveva due figli, la più grande, una bimba di due anni e il piccolo un bambino nato appena 4 mesi fa. L’attacco del cane al proprio padrone, è accaduto nella mattina di giovedì scorso. Qualcuno ha avvisato la polizia, ma quando sono giunte sul posto, le forze dell’ordine hanno trovato l’uomo a terra disteso in una pozza di sangue a Westleigh Lane poco dopo le 9 di mattina di giovedì. Immediatamente soccorso è stato trasportato d’urgenza in ospedale, ma ormai c’era poco da fare.

Manchester, muore in ospedale uomo attaccato dal suo pitbull

L’uomo è morto la mattina dopo in ospedale, a causa delle ferite riportate aveva perso molto sangue prima di essere ritrovato dai soccorritori. Per le forze dell’ordine che sono accorse sul posto appena allertate, è stato un problema anche fermare il cane per poter intervenire e recuperare l’uomo. Il pitbull, secondo quanto raccolto successivamente al verificarsi dell’episodio, era in preda ad un momento di rabbia tanto che gli agenti non riuscivano a calmarlo e si sono visti costretti a sparargli per poter portare i soccorsi all’uomo. La polizia, chiamata ad intervenire, del distretto di Greater Manchester (GMP) ha riferito che gli agenti armati si erano schierati e preparati nel tentativo di controllare il cane e, hanno assicurato dal distretto, di aver usato “ogni tattica disponibile per sottomettere l’animale” prima di vedersi costretti ad ammazzarlo, perché rappresentava un rischio significativo per chiunque tentasse di avvicinarsi a lui e a l’uomo a terra. Per cercare di sedare subito eventuali polemiche per come si sono svolti i fatti e sull’uccisione del cane, la polizia ha diffuso una dichiarazione. “Riconosciamo – si legge nella nota – che questo incidente causerà giustamente preoccupazione, vogliamo rassicurare tutti quanti che abbiamo preso in considerazione ogni possibilità per tentare di proteggere la comunità locale e l’animale coinvolto”. Il messaggio è stato diffuso insieme alle condoglianze per la famiglia colpita dal lutto. A seguito dell’episodio diverse persone sono finite in carcere. Sono i responsabili dell’allevamento presso cui era stato comprato il pitbull colpevole di aver ucciso il padrone.

In Inghilterra sono 3 le persone morte perché attaccate da cani dall’inizio dell’anno

E purtroppo, in Inghilterra, non è il primo episodio che si verifica. L’uomo di 37 anni morto venerdì è la terza vittima caduta per aggressioni avvenute da parte di cani nel Regno unito. Al governo qualcuno ha fatto notare che la legge sui cani pericolosi è “tristemente inadeguata” dopo una serie di attacchi fatali. Lo scorso gennaio, Alice Stones, una bambina di quattro anni, è stata uccisa anche lei dal cane di famiglia a Milton Keynes. Nello stesso mese è stata registrata la seconda vittima: Natasha Johnson. Era una dog sitter di Croydon. La donna è morta mentre stava portando a spasso otto cani. Durante la passeggiata diversi di loro le si sono rivoltati contro in un attacco frenetico e incontrollabile. Natasha è morta per “molteplici morsi penetranti al collo”, ha stabilito poi l’inchiesta. Mentre è successo il mese scorso che Wayne Stevens sia morto dopo essere stato attaccato da un cane a Derby. L’animale, anche in quel caso, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco e il padrone è stato accusato ai sensi del Dangerous Dogs Act (la legge che regola il possesso di cani ritenuti rischiosi in Inghilterra), di essere responsabile perché proprietario di un cane pericoloso e fuori controllo che ha causato lesioni con conseguente morte.