L’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna ha devastato l’agricoltura. I primi risultati del monitoraggio di Coldiretti parlano chiaro: l‘intero comparto agricolo è oggi fortemente compromesso, con conseguenze destinate a travolgere tutta la filiera. Solo ad oggi, le perdite quantificabili ammontano a circa 1.5 miliardi e mezzo di euro, con più di 5mila aziende agricole completamente devastate e migliaia di imprese rischiano di scomparire per sempre.
Alluvione in Emilia Romagna, la conta dei danni per l’agricoltura
Continua la conta dei danni causati dal devastante alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna nei giorni scorsi: a preoccupare, oggi, sono i dati relativi all’agricoltura. Secondo Coldiretti, l’inondazione ha devastato oltre 5mila aziende agricole con perdite che ammontano a 1.5 miliardi di euro. Ai danni relativi alla produzione agricola devono essere aggiunti, inoltre, quelli su strutture, impianti, macchinari, edifici e attrezzature. Per non parlare, poi, del costo degli interventi che saranno necessari a bonificare i terreni alluvionati e a ripristinare la viabilità di intere aree.
I primi dati del monitoraggio di Coldiretti confermano, dunque, la portata della catastrofe che si è abbattuta sul territorio emiliano e romagnolo. La preoccupazione, adesso, è per il futuro di tutte quelle aziende agricole che rischiano di scomparire e per quei lavoratori – si stima 50mila – che potrebbero perdere il loro posto impiego.
I danni registrati all’agricoltura in Emilia Romagna, una delle aree agricole più importanti del Paese, avranno poi importanti ripercussioni su tutta la filiera nazionale. Basti pensare, infatti, che solo in questa regione si produce oltre il 30% del grano tenero nazionale. L’inondazione ha poi sommerso interi frutteti, facendone marcire le radici: secondo le prime stime, ben 15 milioni di alberi da frutta dovranno essere espiantati e reimpiantati. Non da meno è poi la situazione che riguarda gli allevamenti, dove migliaia di animali sono morti affogati.
Nella conta dei danni provocati dall’alluvione in Emilia Romagna non vi è solo una valutazione quantitativa. Intere varietà di eccellenze prodotte in regione rischiano andare perse: basti pensare all’albicocca di Imola, alla fragola di Romagna, al grano Senatore Cappelli e alla ciliegia di Cesena.
Bandecchi (AP) “Intervenire ora a sostegno degli agricoltori emiliani e romagnoli”
Appresi i primi risultati del monitoraggio di Coldiretti sui danni al settore agricolo emiliano e romagnolo, il coordinatore nazionale di Alternativa Popolare, Stefano Bandecchi, ha voluto lanciare un appello affinché si intervenga subito.
Secondo Bandecchi, candidato sindaco a Terni, la quantificazione dei danni richiede un’azione immediata che metta a disposizione, subito, ingenti risorse nella mani degli agricoltori che vivono questo momento di grave difficoltà. Ma non solo: occorre considerare, infatti, che le ripercussioni dell’alluvione “saranno di medio-lungo periodo, con coltivazioni compromesse per anni”. Oltre a un intervento tempestivo serve, dunque, “un piano di lungo respiro” che consenta ad agricoltori e allevatori di riavviare le loro attività. Bandecchi ricorda, infine, come il settore primario abbia “valore altamente strategico per il Paese” anche per il “ruolo svolto dall’agricoltura nel presidiare il territorio”, accrescendone la resilienza e la capacità di prevenire alcuni degli effetti più violenti di queste catastrofi.