Tutto pronto per l’incontro in Senato che potrebbe decidere le sorti del Terzo polo. Prosegue intanto il pressing di Matteo Renzi su Carlo Calenda: l’obiettivo è ottenere il suo via libera per la lista unica Italia Viva-Azione, in vista delle prossime Europee. Tra i due leader, tuttavia, sembra permanere una certa distanza.
Si terrà alle 21 di oggi, lunedì 22 maggio, a Palazzo Madama, l’assemblea del gruppo unitario Iv-Azione. A dispetto dei pronostici dovrebbero esserci sia Renzi che Calenda: il segretario di Azione, che alla vigilia aveva dichiarato che “Iv se la farà da sola”, sembra orientato a tornare sui suoi passi.
Dietro l’angolo un possibile divorzio su tutti i fronti tra i due partiti. Ad inasprire ulteriormente le tensioni tra Renzi e Calenda lo “scippo”, da parte di Italia Viva, della deputata Naike Gruppioni, eletta con Azione. Stessa sorte per la consigliera regionale dell’Emilia-Romagna Giulia Pigoni.
Matteo Richetti (Azione) sull’incontro di stasera: “Mi aspetto di tener fede al mandato degli elettori”
Un primo spunto sulle aspettative riguardo all’incontro di stasera è arrivato da Matteo Richetti ai nostri microfoni. Il capogruppo alla Camera per Azione – Italia Viva ha sottolineato l’intenzione di rispettare la volontà popolare che ha votato il Terzo Polo nelle ultime votazioni, soprattutto per quanto riguarda le scelte in ambito europeo.
Ecco le sue parole:
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In Senato l’incontro per l’assemblea del Terzo polo, Renzi: “Vogliamo una lista alternativa a Meloni e Schlein”
L’addio di Gruppioni e Pigoni aveva dato il “La” ad un autentico fenomeno migratorio da Azione, con ben 38 dimissionari all’interno del partito. Dal canto suo, Renzi ha continuato a ribadire la necessità dei due partiti di fare squadra per superare lo sbarramento alle Europee. L’ex premier ne ha parlato in un intervista a La Stampa.
Ho l’impressione che Carlo Calenda sia stato un ottimo viceministro e che sarebbe stato un ottimo sindaco ma che forse la leadership di un partito non sia il lavoro più adatto alle sue caratteristiche.
Per quanto riguarda quella che Renzi chiama “la scommessa europea”, l’augurio del leader di Iv è che “ci sia consenso”.
Non possiamo continuare a dare questo spettacolo di litigare sulle mie conferenze. Vogliamo fare una lista alle Europee che sia alternativa alla Meloni e alla Schlein. Guardo a loro due come avversarie, non a Calenda.
Paita: “A Calenda chiederemo un impegno esplicito”
Raffaella Paita, capogruppo Iv-Azione al Senato, ha ribadito come l’intenzione del sodalizio “non è rompere i gruppi in Parlamento, ma nemmeno farci ridere dietro dall’Italia”.
Se si sta insieme bisogna rispettarci. E noi stiamo subendo attacchi anche in stile grillino. A Calenda chiederemo un impegno esplicito sulla volontà di creare una lista unica per le Europee. Per me la politica prevale su tutto. Se c’è accordo sui nodi politici il resto lo superiamo.
Calenda, dal canto suo, ha ribattuto ricordando che “i gruppi per noi non si toccano”.
Primo, perché sono il risultato di un mandato elettorale preciso. Secondo, perché i parlamentari stanno lavorando bene insieme. Se i gruppi si rompono crolla ogni rapporto politico, non solo l’idea di un partito unico liberal-democratico.
Non sembrano dunque vedere la fine i continui dissidi interni all’interno del Terzo polo. Sulle sorti dell’alleanza politica era intervenuto ieri il vicepremier Antonio Tajani con un commento al vetriolo.
Il Terzo polo non è mai esistito, dal punto di vista numerico e politico.