Rune è stato uno dei protagonisti di Roma e della prima parte di stagione di terra battuta, anche se si è arreso due volte in finale contro due russi: Rublev e Medvedev.

Fino ad ora a giocare brutti scherzi al danese è stata le tensione e la minore esperienza, ma Rune non ha preso le sconfitte con rammarico, ha anzi analizzato lucidamente le gare, parlando nell’ultima conferenza stampa di quella di Roma.

Rune dopo la finale persa a Roma

Il danese ha così analizzato la sconfitta in finale.

Venivo da un grande match in semifinale ma sono entrato in campo un po’ nervoso. Forse ripongo troppe aspettative su me stesso e già mi sono detto in passato che non devo esagerare. Lui ha giocato molto bene, è stato davvero molto solido da fondo campo. In finale le condizioni erano molto lente, ma in generale vanno solo meriti a Daniil. Sono contento per lui, è comunque il suo primo trofeo sulla terra battuta. Credo che abbia un gran futuro anche su questa superficie, è un grande tennista su tutte le superfici. Provare a chiudere subito scambi? Era dettato dal suo gioco, lui tende a giocare molto dietro ma la sua risposta resta molto efficace. Negli scambi è stato molto bravo, penso che potevo andare meglio. Forse potevo vincere il secondo set ma alla fine è stato bravo a rimontare. Daniil è la dimostrazione che si deve combattere su ogni punto, non conta il punteggi

Le sensazioni sul Roland Garros

Rune ha rivolto anche un pensiero al prossimo torneo su terra battuta, il Roland Garros di Parigi.

È vero che non ho migliori sensazioni in questo momento ma va detto che ho raggiunto tre finali in quattro tornei, ho dimostrato di essere competitivo su terra battuta e non posso lamentarmi. Ora è il momento di rifinire gli ultimi dettagli e forse saprò come gestire i match importanti. Medvedev tra i favoriti a Parigi? Credo di sì, anche se penso che Djokovic continui ad essere il tennista favorito al Roland Garros. È quello con più Slam e più esperienza in questi tornei, poi ci sono Alcaraz, Medvedev ed altri. Quest’anno il Roland Garros è più aperto perché manca Rafa Nadal, e sappiamo che lui ha vinto 14 volte a Parigi