James Marsters Buffy L’ammazzavampiri. L’interprete di Spike in Buffy – L’ammazzavampiri, serie cult degli anni Novanta, ora si è espresso sulle dichiarazioni dei fan.

James Marsters di Buffy – L’ammazzavampiri: “Sono senza cuore quando produco”

L’attore diventato celebre negli anni Novanta con l’iconica serie tv, interpretando l’amato vampiro in Buffy – L’ammazzavampiri dal 1997 al 2003, ha rivelato che avrebbe ucciso il suo personaggio dopo aver notato quanto il vampiro stesse cambiando la prospettiva dei fan rispetto agli altri vampiri nello show.

In occasione del ventesimo anniversario del finale di Buffy, James Marsters ha rilasciato un’intervista a Radio Times dichiarando:

Voglio dire, l’intera questione era: come inserire questo personaggio senza che rovinasse il tema principale dello show? Se fossi stato io a produrre quella serie, avrei ucciso Spike all’istante. Appena il pubblico ha cominciato a dire: ‘Oh, lo vogliamo. Oh, vogliamo vederlo con Buffy. Oh, amiamo quel personaggio’. No, assolutamente no. Stava rovinando tutto. Mi sarei ucciso probabilmente dopo tre episodi. Sono un po’ un bastardo quando produco! Sono senza cuore! Quindi sono molto fortunato che abbiano avuto più immaginazione e coraggio di quanto avrei dimostrato io, francamente.

Un personaggio particolare

Poi ha aggiunto che gli autori della serie tv non hanno mai saputo cosa fare con il suo personaggio:

L’idea originale di Buffy era che i vampiri fossero solo metafore delle sfide del liceo, o delle sfide della vita. Erano progettati per essere sconfitti, erano progettati per morire. Buffy non è una storia alla Anne Rice, in cui ci si deve preoccupare per i vampiri. È per questo che siamo orribilmente brutti quando mordiamo qualcuno. Non volevano che fosse una cosa sensuale. Doveva essere orribile.

Venivano sempre da me all’inizio di ogni stagione dicendo: “Non sappiamo cosa fare con te! Abbiamo un piano per la stagione, abbiamo un piano per tutti gli altri personaggi, abbiamo tutti gli archi di tutti gli altri personaggi, solo che non sappiamo cosa fare di nuovo con te.” Alla fine hanno trovato il modo di coinvolgermi nelle altre trame. Ero il cattivo, poi il vicino stravagante, poi il fidanzato sbagliato, poi l’uomo caduto che cerca di redimersi. E infine, alla fine, una sorta di eroe cavia.