È dal Collettivo Donne Africane per il Cambiamento, un organo di coordinamento di una rete di gruppi e associazioni di donne africane, di origini geografiche, etniche e professionali diverse, che giunge il monito di affrontare ed elaborare strategie che permettano alle donne di essere parte attiva e protagoniste dello sviluppo sostenibile dell’Africa. Il Collettivo, fondato nel 2017, si sta affermando come una realtà ponte tra l’Europa e l’Africa con l’intento di alimentare il dialogo attraverso la promozione di una cultura della pace e di una pacifica convivenza. Perseguire l’uguaglianza e l’empowerment femminile significa mettere in condizione di esercitare nel mondo. La questione è quella di porre le donne al centro del processo di cambiamento, quali protagoniste attente del cambiamento, ma soprattutto della spinta economica, come il dibattito del Forum Donne Africane Italiane ha mostrato in questi giorni, riunitosi in uno spazio di confronto Africa/Europa, dove donne imprenditrici e stakeholder del mondo civile si sono incontrati per affrontare le sfide future e perseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile in Africa. L’empowerment femminile è stato interpretato dal Forum come un processo di crescita, capace di condurre le donne a riappropriarsi consapevolmente del loro ruolo e di partecipare attivamente a questo sviluppo, a partire da temi centrali come quelli del lavoro e dell’imprenditorialità femminile, quali motori di sviluppo e crescita, e dalla costruzione di partenariati interistituzionali ed economici internazionali. Si tratta di condividere forme progettuali che consentano nel tempo di promuovere lo sviluppo del continente africano e offrano la possibilità di definire politiche, strutture organizzative e forme collaborative stabili che prevedano la partecipazione di donne di origine africana e italiana.

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