I buoni spesa possono diventare un vantaggio anche per l’Rdc. Il MASAF-MEF aiuta a fare chiarezza sul cumulo di due strumenti nati per contrastare il disagio socioeconomico sul territorio nazionale.
Dall’assegno unico alla Carta Risparmio spesa, sono stati introdotti numerosi interventi per contrastare e superare situazioni di indigenza e disagio. Il Fondo Alimentare è stato confermato nel Decreto interministeriale MASAF-MEF prot. 210841 del 19 aprile 2023. Vediamo insieme le principali caratteristiche pubblicate in Gazzetta Ufficiale il 12 maggio 2023.
Bonus spesa da 380€ per chi ha il RdC?
Nel Fondo Alimentare convalidato nel Decreto interministeriale MASAF-MEF prot. 210841 del 19 aprile 2023, reso operativo con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 12 maggio 2023. Sono stato individuati i principali requisiti per il diritto al beneficio e le modalità del rilascio del contributo diretto al sostenere le famiglie in stato di bisogno.
Il nuovo bonus spesa sarà messo a regime con decorrenza dal 1° luglio 2023. A riguardo, si precisa che, sarà attivata la procedura per il rilascio del contributo a cui si ha diritto. Il nuovo progetto sarà avviato dall’INPS in collaborazione con i Comuni.
Chi sono i beneficiari dei buoni spesa?
Iniziamo nel chiarire che, per il bonus spesa non sono ammesse domande. Infatti, l’Ente nazionale della previdenza sociale avrà il compito di stilare l’elenco degli aventi diritto e passarli ai Comuni.
Va detto, al riguardo, che dall’11 giugno i Comuni dovrebbero ricevere l’elenco dei beneficiari, individuati tenendo conto di diversi elementi, tra cui: residenza, individuali, reddituali e familiari.
Le Amministrazioni comunali dovranno appurare la veridicità delle condizioni economiche e procedere alla distribuzione delle carte. In sostanza, sarà attivata una fitta coordinazione tra INPS, Comuni e servizi sociali. .
Come si legge nel Decreto interministeriale MASAF-MEF, i beneficiari sono individuati tra i cittadini con residenza su suolo nazionale e in possesso di diversi requisiti, tra cui:
- iscrizione di tutti i componenti nell’Anagrafe della Popolazione Residente;
- titolarità di una certificazione ISEE Ordinario, in corso di validità, del valore uguale o inferiore a 15.000,00 euro annui.
Il bonus spesa è destinato all’acquisto esclusivo dei beni alimentari di prima necessità, non sono presenti nell’allegato 1 del decreto le bevande alcoliche. Inoltre, il cittadini che ricevono il contributo possono spenderlo in tutti gli esercizi commerciali che hanno aderito all’iniziativa.
Quali sono i requisiti per avere la carta risparmio spesa?
L’Ente nazionale della previdenza sociale rivolte l’elenco degli ammessi al beneficio ai Comuni. Le Amministrazioni comunali ricevono la lista degli aventi diritto entro le soglie delle carte a cui hanno diritto. L’INPS elabora l’elenco tenendo conto di diverse circostanze, tra cui:
- famiglie, formate da non meno di tre membri, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso;
- famiglie, formate da non meno di tre membri, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2005, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso;
- famiglie formate da non meno di tre membri, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso.
Quali sono le modalità di distribuzione delle carte prepagate, PostePay Bonus spesa 2023?
Il contributo economico viene accreditato mediante l‘uso delle carte elettroniche di pagamento, prepagate e ricaricabili e PostePay, distribuite da Poste Italiane.
Le Amministrazioni comunali in base alla quantità dei beneficiari, ricevono un numero di carte prestabilite, quali:
- a. quota pari al 50% del numero totale di carte, viene rilasciata in base alla densità della popolazione;
b. quota pari al restante 50%, viene rilasciata tenendo conto di due elementi, quali:- valore del reddito pro capite medio del Comune;
- valore del reddito pro capite medio nazionale.
Chi ha il reddito di cittadinanza può avere il nuovo bonus spesa?
Il contributo economico corrisponde all’importo di 382,5 euro. Il beneficio non spetta alle famiglie composte da membri titolari di:
- Reddito di Cittadinanza;
- Reddito di inclusione;
- altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà.
Il diritto al beneficio economico, non spetta alle famiglie composte da almeno un percettore di:
- Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego – NASPI;
- Indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori – DIS-COLL;
- Indennità di mobilità;
- Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito;
Cassa integrazione guadagni-CIG; - altra forma di integrazione salariale;
- indennità per disoccupazione involontaria.
In conclusione, il nuovo bonus spesa non spetta ai percettori del Reddito di cittadinanza, così come gli altri fruitori delle altre forme di integrazione al reddito.