Le pagelle Udinese-Lazio. I biancocelesti sbancano la Dacia Arena e ipotecano la qualificazione in Champions League grazie ad un calcio di rigore procurato e trasformato da Ciro Immobile. Per la squadra di Maurizio Sarri ottima la prova di Matias Vecino e l’ingresso di Pedro mentre sottotono Felipe Anderson e Zaccagni. Fra i friulani Silvestre e Udogie sono i migliori in campo mentre delude Masina, autore del fallo sull’attaccante biancoceleste.

Le pagelle dell’Udinese

Silvestri 6,5 – Nel primo tempo è attento su un colpo di testa di Immobile ma nella ripresa è strepitoso nel chiudere lo specchio all’attaccante biancoceleste che si deve procurare un calcio di rigore per batterlo. Se l’Udinese perde solo 0-1 è grazie al loro portiere.

Perez 6 – E’ il migliore del trio difensivo scelto da Sottil. Non ha paura di uscire nel duello con Zaccagni accettando anche l’uno contro uno a campo aperto sulla fascia. Va in difficoltà nella ripresa quando i biancocelesti alzano la pressione ma è l’ultimo a mollare della retroguardia friulana.

Bijol 5,5 – Inizio di gara positivo chiudendo varchi centralmente e costringendo Immobile a cercare fortune sulle corsie laterali. Meno bene nella ripresa quando balla la difesa friulana, lui non riesce a guidare la retroguardia a dovere con un centrocampo che non fa filtro. Meno preciso del solito palla al piede.

Masina 5 – Quarantacinque minuti di assoluta tranquillità con la Lazio che gioca specialmente sul lato opposto, unico pericolo su una accelerazione di Lazzari che poi sbaglia il cross. Seconda metà di gara in difficoltà con Pedro sempre pericoloso a cui aggiunge l’ingenuo intervento che porta al rigore del vantaggio biancoceleste.

Pereyra 6 – Primi minuti dove prova con insistenza a sfondare sfruttando la sua velocità su Hysaj per poi accentrarsi senza trovare la giocata fortunata. Cala alla distanza fino a sparire completamente dal campo nella ripresa quando serve fare solo lavoro sporco di copertura.

Arslan 6 – Giocatore invisibile ma prezioso, si vende molto male rispetto a quanto aiuta i compagni con i suoi continui movimenti senza palla. Riesce a gestire Luis Alberto mettendolo in difficoltà proprio con i suoi tagli alle spalle dello spagnolo.

Dal 70′ Nestorovski 6 – Un pallone insaccato alle spalle di Provedel con un bel colpo di testa, peccato che parte in fuorigioco.

Walace 5 – Piantona la mediana senza mai abbandonarla andando a prendere la marcatura di Milinkovic quando il serbo cerca la giocata per la via centrale. Finchè gioca senza pressione fa il suo lavoro, nella ripresa va in difficoltà lasciando la mediana alla Lazio.

Lovric 5,5 – Si muove, svaria, raddoppia su Udogie e scappa in area di rigore. E’ un centrocampista davvero interessante che rischia grosso con un paio di interventi su Lazzari al limite del giallo in cui viene graziato da Pairetto. Come il resto dei compagni cala nella ripresa finendo in balia dei centrocampisti biancocelesti.

Udogie 6,5 – Prima parte di gara in costante proiezione offensiva obbligando Felipe Anderson a tanto lavoro difensivo tra cui l’ammonizione per evitare l’ennesima ripartenza. Nella ripresa si capovolgono i ruoli e il laterale fa in sofferenza finendo ammonito e quindi sostituito.

Dal 70′ Zeegelar 5,5 – Ingresso incolore con una paio di palloni persi in modo banale e poca copertura.

Samardzic 5,5 – Avanzato di qualche metro vista l’assenza di attaccanti, si disimpegna bene per una mezzora mettendo in difficoltà Vecino. Quando la Lazio sale in cattedra non riesce a prendere contromisure.

Dall’87’ Thauvin SV

Beto 5,5 – Per essere un giocatore reduce da quattro settimane di stop mostra un forma invidiabile con qualche difetto in lucidità in alcune scelte. Viene chiuso nella forbice composta da Casale e Romagnoli non trovando mai la via della porta difesa da Provedel.

Dall’87’ Vivaldo SV

All. Sottil 6 – L’Udinese rimaneggiata e senza obiettivi stagionali sfodera una buona mezzora di calcio. Poi la Lazio prende per mano la partita e la sensazione è che il gol dello svantaggio era nell’aria.

Le pagelle della Lazio

Provedel 6 – Qualche occasione nel primo tempo ma tutto sommato una serata tranquilla per il portiere biancoceleste che torna a mantenere la porta inviolata.

Lazzari 6 – Spinge poco e in modo impreciso, soffre la fisicità di Udogie nel primo tempo mentre nella ripresa può proiettarsi di più in avanti.

Dal 75′ Marusic SV

Casale 6,5 – Gestisce Beto a campo aperto senza affanno e prendendogli sempre le misure, prestazione convincente dopo qualche apparizione discutibile.

Romagnoli 7 – Sfiora il gol con un colpo di testa e salva in modo acrobatico ed elegante su Beto lanciato davanti il portiere.

Hysaj 6 – Rispetto al suo opposto spinge davvero tanto in avanti non trovando però il supporto di uno spento Zaccagni.

Milinkovic 6,5 – Ha capito che in questa stagione non gli riescono le finezze e quindi bada alla sostanza con una buona prestazione al servizio dei compagni.

Vecino 7 – Nel primo tempo respinge le offensive centrali dell’Udinese per poi salire in cattedra totalmente nella ripresa quando diventa una calamita per il pallone.

Luis Alberto 6,5 – A luce intermittente per un’ora per poi non sbagliare più nemmeno un calcio d’angolo dove la Lazio sfiora la rete.

Felipe Anderson 5 – Sembra una macchina entrata in riserva che fa il minimo sindacale. Dopo una stagione alla grande il brasiliano non ne ha più, dopo il giallo viene tolto dal campo.

Dal 46′ Pedro 6,5 – Dà la scossa alla Lazio che nella ripresa cambia totalmente marcia. Serve a Immobile un pallone d’oro e manda in crisi Masina costringendo ad Udogie a giocare da terzino e non da esterno.

Immobile 7 – Ci prova di testa, poi di piede e alla fine si mette in proprio del tutto procurandosi un calcio di rigore che trasforma con freddezza glaciale.

Zaccagni 5 – Come per il suo compagno di reparto è entrato in modalità risparmio energetica. Pochi spunti e un tiro finito in cruva.

Dall’87’ Basic SV

All. Sarri 6 – Una vittoria che vale la Champions League, per la matematica serve ancora un punto. Vìola un campo dove le big non avevano mai vinto e ritrova il miglior Immobile nel momento decisivo.