Elezioni Grecia: conservatori in vantaggio dopo i primi exit poll. Il partito del primo ministro Kyriakos Mitsotakis oscilla dal 36 al 40% dei voti, distaccato al 25-29% sfidante di sinistra Alexis Tsipras.
Exit poll Grecia, Mitsotakis in vantaggio ma probabile il secondo turno
Si sono chiuse le urne per le elezioni politiche in Grecia e secondo gli exit poll pubblicati congiuntamente da sei agenzie elettorali è in testa il partito di Nea Dimokratia del premier uscente, segue il partito di sinistra Syriza, terza forza politica il Pasok.
I sondaggi avevano previsto che Nea Dimokratia passasse dal 37,5% al 41,5%; Syriza dal 23,5% al 27,5%; Partito socialista Pasok dall’11,5% al 12,5% e Partito comunista KKE dal 6,5% al 7,5%.
Queste elezioni si svolgono con un nuovo sistema di rappresentanza proporzionale, quindi se il risultato sarà confermato, Mitsotakis dovrebbe avviare dure trattative da lunedì con i suoi rivali per cercare una coalizione, oppure potrebbe optare per un secondo turno di votazioni, probabilmente all’inizio di luglio.
Per vincere al primo turno e di conseguenza contare su una maggioranza solida, era necessario il 45% delle preferenze, un’impresa che non si vede dalle vittorie schiaccianti del defunto socialista Andreas Papandreou negli anni ’80 e all’inizio degli anni ’90.
Il leader dei conservatori non ha fatto mistero del fatto che preferirebbe un governo di maggioranza, e resisterebbe al secondo turno di votazioni, quando è pronto a ottenere la maggioranza assoluta grazie a un sistema che concede al partito vincente fino a 50 seggi bonus in parlamento.
“Oggi la responsabilità del governo del paese è passata a voi, popolo, ma sono certo che domani sorgerà un giorno ancora migliore per il nostro paese”, ha detto Mitsotakis ai giornalisti dopo aver espresso il suo voto.
Elezioni in Grecia: affluenza alle elezioni
Sono circa 10 milioni i greci aventi diritto, di cui 440.000 gli elettori che votano per la prima volta. I seggi elettorali hanno chiuso alle 19:00, ora locale. Dai dati del ministero dell’Interno l’affluenza alle 16.30 era del 48,8%.
L’elezione di domenica è la prima della Grecia da quando la sua economia ha cessato di essere sotto stretta supervisione da parte di istituti di credito internazionali che avevano fornito fondi di salvataggio durante la quasi decennale crisi finanziaria del Paese.
Il costo della vita ha dominato la campagna elettorale, con i partiti che hanno cercato di conquistare la fiducia degli elettori con l’impegno di aumentare il salario minimo e creare posti di lavoro.