Una risposta è arrivata al mandato di cattura di Putin. Con qualche mese di ritardo ma alla fine la Russia sembra aver trovato il modo per rispondere alla corte penale internazionale. Il governo di Mosca lo ha fatto tramite il comitato investigativo della Federazione della Russia che ha incriminato in contumacia il procuratore della Corte penale internazionale (Cpi) dell’Aja Karim Khan e il giudice italiano della stessa Corte Salvatore Aitala.
Risposta di Putin al mandato di cattura
Mentre non si fermano le azioni militari in Ucraina. I due giudici incriminati dalla Federazione Russa avevano contribuito, lo scorso marzo, a emettere un mandato d’arresto contro Vladmir Putin. Il presidente Russo è accusato della deportazione illegale di bambini dall’Ucraina. Lo riporta Ria Novosti. Entrambi, nei giorni scorsi, erano stati inseriti dalle autorità russe nella lista dei criminali ricercati. A riferire la notizia è l’agenzia russa Tass. Il Comitato investigativo russo aveva aperto un’indagine sul procuratore e altri tre giudici, ma sottolineano che “finora, le indagini hanno raccolto abbastanza prove per incriminare Karim Khan e Salvatore Aitala”. Entrambi sono stati iscritti in una lista di ricercati da parte delle autorità russe.