Le perdite umane e sociali sono e resteranno incommensurabili ma arrivano le prime stime sui danni economici provocati dall’alluvione che sta devastando l’Emilia Romagna.
Miliardi di danni per l’alluvione che ha devastato l’Emilia Romagna
620 milioni serviranno ripristinare la rete stradale e le ferrovie interrotte della Regione. Ma si tratta di un conto “ancora molto parziale”, come ha precisato Andrea Corsini, assessore ai Trasporti e Infrastrutture, nel corso del primo vertice in prefettura con il presidente Bonaccini e i ministri Salvini e Piantedosi.
Almeno 400 milioni i chili di grano che sono andati persi. Consistente, sottolinea Coldiretti, anche la produzione rovinata di mais, orzo, girasole, soia e erba medica. A serio rischio oltre 5mila aziende agricole e una produzione lorda che ammonta a circa 1,5 miliardi di euro all’anno. E ci si chiede cosa resterà della “Fruit valley” romagnola, dopo che sarà necessario estirpare almeno 10 milioni di alberi da frutta, come prevede la sezione regionale di Confagricoltura. Certo è che serviranno “non meno di 50mila euro a ettaro per reimpiantare un frutteto o un vigneto e diversi anni per arrivare alla piena produzione”, spiega la confederazione degli agricoltori.
Viabilità, imprese ma anche turismo in ginocchio, con le prime disdette che sono iniziate ad arrivare. Alle spiagge romagnole mangiate dal mare serviranno almeno 10 milioni per riavere indietro la sabbia persa nella mareggiata.
Anche il patrimonio culturale è sotto osservazione. A Faenza, il Museo Guerrino Tramonti e le 1.800 opere fra ceramiche e tele che ospita, sono stati completamente sommersi dall’acqua.
Bonaccini: “Ricostruiremo tutto”
E mentre il ministro del Made in Italy Adolfo Urso sta valutando un iter per rendere gratuita la garanzia del Fondo Centrale per le imprese, il sottosegretario Mantovano ha anticipato due provvedimenti che saranno martedì sul tavolo del Consiglio dei Ministri. L’obiettivo è estendere l’area di applicazione dell’ordinanza di Protezione Civile e sospendere i termini fiscali, contributivi e giudiziari. Si parla di un primo stanziamento di circa 20 milioni.
“Ricostruiremo tutto”, promette il presidente della Regione Stefano Bonaccini ma il conto dei danni provocati dall’alluvione potrebbe essere salatissimo. Si teme possa avvicinarsi ai 12 miliardi di euro spesi per il terremoto del 2012.
Una cifra enorme per cicatrizzare almeno in parte questa ferita devastante. Perché le vite spezzate e le esperienze traumatiche non potranno mai essere sanate.