Il Brighton & Hove Albion Football Club di Roberto De Zerbi si è qualificato per la prima volta in una competizione europea. La società a sud di Londra ha il penultimo monte ingaggi dell’intera Premier League compiendo un’impresa con una marcia straordinaria. L’artefice è l’allenatore italiano che ha preso la squadra a settembre dopo che Graham Potter ha deciso di accettare la corte del Chelsea. Tanti giovani lanciati su cui hanno messo gli occhi le big inglesi ma anche decisioni impopolari ma redditizie come la cessione di Trossard a gennaio all’Arsenal. E ora si prepara la nuova stagione che vedrà il debutto in Europa.
Brighton in Europa League, il miracolo De Zerbi
Con la vittoria al Falmer Stadium per 3-1 contro il Southampton è arrivata la matematica qualificazione dei Seagulls in Europa. Da capire solo se sarà Europa League o Conference League, al momento la differenza reti premia il Brighton rispetto all’Aston Villa che dovrebbe rimontare quattordici reti in una sola gara con la formazione al sud di Londra che perderebbe ii due match restanti.
Una cavalcata cominciata lo scorso 18 settembre quando il proprietario Tony Bloom decise di sostituire Graham Potter passato al Chelsea con la scommessa italiana Roberto De Zerbi. Il tecnico azzurro era reduce dall’avventura sfortunata sulla panchina dello Shakhtar Donetsk terminata anzitempo a causa dell’invasione russa in Ucraina. Mai scelta si è rivelata più azzeccata di portare il bresciano in Inghilterra.
Entrare in Europa è il prodotto di tanto lavoro sul campo e concetti ben eseguiti dai giocatori che hanno potuto festeggiare il traguardo davanti i propri tifosi. E’ emozionato Roberto De Zerbi a fine gara:
È incredibile. Uno dei giorni migliori della mia carriera e sono davvero orgoglioso di essere l’allenatore di questo club con questi giocatori e questi tifosi. Abbiamo vinto tutti insieme. Non riesco a spiegare le mie emozioni, ma posso dire che i miei calciatori sono di un livello molto alto, sono giocatori fantastici e persone fantastiche. Meritano di qualificarsi per l’Europa. Dopo la partita con il Crystal Palace finita 1-1 a febbraio ho capito che sarebbe potuto essere una stagione in cui potevamo raggiungere un traguardo storico aspirando addirittura alla Champions League. Non abbiamo vinto la partita e ho trovato i miei giocatori molto tristi all’interno dello spogliatoio. Ho parlato con loro dopo la partita ed è stato in quel momento che mi si è chiarito il valore complessivo di questa squadra eccezionale.
Dopo quattordici partite disputate siamo arrivati ad aprile vivendo un periodo di estrema difficoltà con la perdita di molti giocatori a causa di un infortunio. In quel momento là non abbiamo mollato nulla spingendo al massimo e capendo che dentro di noi avevamo la forza per raggiungere un grande obiettivo finale. Per capire il nostro spirito è sufficiente osservare l’incredibile crescita di Ferguson. Scende in campo ogni partita come un vecchio giocatore ma ha solo 18 anni. Lo stesso discorso però vale per tutti i ragazzi giovani che abbiamo in rosa come Gilmour, Colwill, Enciso e Buonanotte. Quando così tanti ragazzi di talento fanno così bene è il segnale evidente che abbiamo spogliatoio forte e con una mentalità molto forte
Un mix perfetto
Eppure l’avventura di De Zerbi era cominciata con l’esclusione di un big della squadra come Trossard ceduto poi nel mercato di gennaio all’Arsenal. Al suo posto ha puntato sullo sconosciuto Karou Mitoma, ma anche il coraggio di schierare titolari i ragazzi del 2004: Evan Ferguson, Julio Enciso e Facundo Buonanotte. Ha ricostruito una carriera da trequartista a Deniz Undav e a tirar fuori il talento di Billy Gilmour. Tutti giocatori che, salvo sorprese, faranno parte della squadra della prossima stagione.
I sacrificabili sono altri e parliamo di Alexis Mac Allister e Moises Caicedo. Sull’argentino c’è un accordo di massima con il Liverpool per circa 60 milioni di sterline mentre sull’equadoregno era scattata l’asta già nel mercato di gennaio fra Chelsea e Arsenal. Il Brighton ha resistito ma ora lo lascerà partire con offerte che devono partire dai 70 milioni. Un tesoretto da poter poi reinvestire per affrontare il primo cammino europeo.