Scoperta shock a Spresiano, piccolo comune in provincia di Treviso, dove nel pomeriggio di oggi, Domenica 21 Maggio, è stato ritrovato il cadavere di una donna all’interno di un’ansa del fiume Piave.
A fare la macabra scoperta un pescatore che lungo l’ansa del fiume ha notato il cadavere parzialmente sommerso dalle acque e che subito ha allertato le forze dell’ordine. Più precisamente, il corpo è stato ritrovato in via Barcador a ridosso di un viadotto autostradale in provincia di Treviso.
Secondo gli agenti il corpo appartiene ad Anica Panfile. La donna di origini romene era infatti sparita dal pomeriggio del 19 Maggio scorso, quando non era rientrata a casa dopo il lavoro. A denunciare la sua scomparsa era stato il compagno allarmato dal mancato rientro nell’abitazione della donna.
Al momento della scomparsa Anica indossava una tuta grigia e scarpe sportive rosa proprio come il cadavere ritrovato oggi.
Del decesso al momento non si conosce né quando sia avvenuto né le possibili cause. In pochi istanti si è passati da un caso di scomparsa al ritrovamenti di un cadavere e la conferma dell’identità della donna ora apre il mistero sulla vicenda.
Treviso ritrovato cadavere nel Piave: aperte le indagini sulla morte della donna
Sul caso della donna, prima scomparsa e oggi trovata senza vita, indagano ora i militari dell’Arma dei Carabinieri di Treviso accorsi immediatamente sul luogo del ritrovamento sopraggiunti insieme ad una squadra dei Vigili del Fuoco intervenuti per le operazioni di recupero del corpo.
Sul posto anche i soccorsi del 118, che purtroppo però si sono accorti subito che per la giovane donna non c’era ormai più nulla da fare.
La salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria che già nel corso del pomeriggio potrebbe disporre l’esame esterno cadaverico effettuato da parte dell’anatomopatologo Alberto Furlanetto. Secondo alcune indiscrezioni, ancora del tutto da verificare, il cadavere presenterebbe delle ferite esterne sulle quali gli inquirenti stanno cercando di far luce.
Nelle prossime ore il sostituto procuratore Valeria Peruzzo potrebbe decidere di disporre anche l’autopsia sul corpo della vittima per chiarire le cause della sua morte. I militari infatti, dovranno capire se sia trattato di una morte accidentale o se sia stata uccisa da qualcuno.
Al momento, inoltre, non è ancora possibile fare alcuna ipotesi sulle cause della morte della donna né sul momento esatto del decesso anche se al momento, secondo gli inquirenti, la morte sarebbe da attribuire ad un gesto intenzionale.
Caso simile a Battipaglia
Solo pochi giorni fa un caso analogo si è registrato a Battipaglia, in provincia di Salerno. In un terreno privato, tra gli arbusti, era infatti avvenuto il ritrovamento di un cadavere di un uomo in stato di decomposizione.
Il corpo, subito identificato grazie al ritrovamento, del marsupio contenente gli effetti personali dell’uomo, tra cui anche i suoi documenti appartiene a Dario Capozzoli, un 45enne di cui si erano perse le tracce da circa un mese, scomparso nel nulla da Campagna, il suo comune di residenza.
Sul caso indagavano i Carabinieri della caserma locale fino a quando, il 18 Maggio scorso, non c’è stato il ritrovamento del corpo ormai senza vita dell’uomo.
Ad avvistarlo sarebbero stai i giardinieri che stavano tagliando l’erba in un’area poco lontana da un istituto scolastico, in via Gonzaga. Gli operatori durante il lavoro hanno intravisto il cadavere ed hanno allertato le forze dell’ordine.
Al momento si sta cercando di ricostruire come l’uomo sia deceduto anche se le cause rimangono ancora ignote. Gli agenti non escludono nessuna pista, compresa quella dell’overdose. Stando infatti, a quanto diffuso da alcuni giornali locali nei giorni scorsi, nei pressi dell’area sarebbero stati ritrovate anche alcune siringhe, probabilmente usate dall’uomo.
Per avere chiara la dinamica, sarà necessario l’esame autoptico sul corpo del 45enne.