Accertamento sanitario dipendenti pubblici: con la pubblicazione del messaggio n. 1834 del 18 maggio 2023 l’INPS ha comunicato la soppressione delle Commissioni mediche di verifica che prestano la propria attività presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), trasferendo le sue funzioni all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.

Il suddetto messaggio INPS, in particolare, che è stato redatto dalla Direzione Centrale Inclusione e Invalidità Civile, dalla Direzione Centrale Pensioni, dalla Direzione Centrale Comunicazione, Direzione Centrale Tecnologia, Informatica e Innovazione, e dal Coordinamento Generale Medico Legale, fa riferimento alle disposizioni che sono contenute all’interno dell’art. 45, comma 3 bis, del decreto legge n. 73 del 21 giugno 2022.

Accertamento sanitario dipendenti pubblici: l’INPS ha soppresso le Commissioni mediche di verifica, la nuova procedura di domanda

Come abbiamo già accennato durante il corso del precedente paragrafo, l’art. 45, comma 3 bis, del decreto legge n. 73 del 21 giugno 2022, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 4 agosto 2022, e successive modificazioni, ha disposto la soppressione delle Commissioni mediche di verifica dal 1° giugno 2023.

A partire da tale data, dunque, tutte le funzioni che facevano capo al Ministero dell’Economia e delle Finanze saranno trasferite all’INPS.

In sostanza, i datori di lavoro, gli Enti e le Amministrazioni pubbliche che hanno all’interno del proprio organico delle unità di personale che hanno deciso di mantenere l’iscrizione presso la Gestione esclusiva o il Fondo di Quiescenza Poste, dovranno presentare un’apposita domanda direttamente all’INPS.

Tale richiesta dovrà essere fatta pervenire all’Istituto tramite l’utilizzo di modalità esclusivamente telematiche, utilizzando l’apposito servizio che viene messo a disposizione all’interno del sito web dell’INPS, previa autenticazione nell’area riservata inserendo le proprie credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di livello 2, CIE (Carta di Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

La nuova procedura di domanda all’INPS, in particolare, dovrà essere utilizzata per effettuare le richieste di accertamento sanitario di idoneità, di inidoneità e di inabilità al lavoro, comprese quelle relative a:

  • gli accertamenti sanitari che vengono effettuati nei confronti dei familiari superstiti, i quali hanno il diritto di beneficiare della pensione indiretta o della pensione di reversibilità;
  • la concessione dell’equo indennizzo e il rimborso delle spese di degenza per infermità che sono state contratte per causa di servizio in favore del personale che opera all’interno della Polizia locale.

A partire dal 1° giugno 2023, dunque, le domande all’INPS mediante l’utilizzo della nuova procedura telematica dovranno essere presentate anche per le richieste di accertamento medico-legale che vengono effettuate nei confronti dei seguenti soggetti:

  • i cittadini che hanno il diritto di beneficiare di pensioni di guerra dirette, indirette e di reversibilità, oltre ai relativi assegni accessori;
  • i familiari superstiti che hanno il diritto di beneficiare del trattamento di reversibilità dell’assegno vitalizio concesso agli ex deportati nei campi di sterminio nazista KZ;
  • i familiari superstiti che hanno il diritto di beneficiare del trattamento di reversibilità dell’assegno di benemerenza concesso ai perseguitati politici antifascisti e razziali;
  • i familiari superstiti che hanno il diritto di beneficiare del trattamento di reversibilità degli assegni annessi alle decorazioni al valore militare.

Le domande dovranno essere presentate all’INPS esclusivamente con modalità telematiche da parte degli Enti che abbiamo indicato in precedenza, richiedendo l’abilitazione preventiva all’Istituto tramite l’utilizzo dell’apposito moduloAA14“, disponibile all’interno del sito web dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale e denominato:

“Richiesta di abilitazione ai servizi telematici – Gestione Dipendenti Pubblici: Presentazione della domanda di accertamento sanitario (ex Commissione Medica di Verifica del Ministero Economia e Finanze)”.

Dopo aver compilato il suddetto modulo, i soggetti interessati dovranno inviarlo tramite PEC (posta elettronica certificata) all’Ufficio INPS competente sul territorio, insieme ad una copia dei documenti di riconoscimento del dipendente autorizzato e del rappresentante legale dell’Ente.

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