La Wagner ha compiuto la sua missione, conquistando, dopo 224 giorni di sanguinosissima battaglia, la città di Bakhmut: a partire dal 25 maggio, secondo il leader Evgenij Prigozhin cederanno la città alle forze regolari russe e verranno rischierati in altre zone calde del mondo, come la Siria e il Sudan.
Oggi, la PMC Wagner ha annunciato in maniera definitiva la vittoria nella battaglia di Bakhmut, scontro più lungo e sanguinoso della guerra, e seconda battaglia più lunga della storia dopo quella di Verdun. I mercenari del PMC hanno issato le bandiere della Wagner e della Russia negli edifici rimasti in città, celebrando anche cerimonie di vittoria.
Il successo giunge dopo diverse difficoltà. Prigozhin aveva più volte annunciato che i ritardi nella presa di Bakhmut da parte della Wagner erano dovuti alla mancanza di munizioni, di cui veniva accusato il Ministero della Difesa di Mosca. In seguito ai contrattacchi sui fianchi delle forze di Kiev, il leader mercenario aveva ancora una volta accusato di codardia ed incompetenza i soldati regolari. Probabilmente, Prigozhin teme che Kiev tenti operazioni di contrattaccato e vuole “smarcare” il proprio esercito privato da un punto così caldo del fronte.
Prigozhin teme l’accerchiamento a Bakhmut?
Sembra che la PMC Wagner abbia una certa fretta di andarsene da Bakhmut, affermando addirittura di volere iniziare il ricollocamento il 25 maggio: certamente un atteggiamento che genera sospetti, dopo mesi in cui Prigozhin ha accusato i regolari russi di codardia. Anche in considerazione del fatto che le brigate ucraine schierate nel settore sono ancora molto numerose.
Probabilmente, dopo avere rivendicato il successo propagandistico della presa della città, Prigozhin non desidera rimanere inchiodato in questo settore del fronte, che ha già consumato in numero enorme le risorse della PMC. Le forze ucraine sono ancora molto attive sui fianchi e l’accerchiamento della città resta una opzione concreta: il leader mercenario desidera probabilmente tempo per rimpinguare i portafogli con azioni in Africa e reclutare nuovi soldati per la PMC.