Alluvione Emilia Romagna e Marche: in seguito alle richieste che sono giunte da parte del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (CNDCEC) e da parte di alcuni politici per quanto riguarda la sospensione delle scadenze fiscali previste per le popolazioni che si trovano nelle zone colpite dall’alluvione che interessa l’Emilia Romagna e le Marche, sono in arrivo le prime misure urgenti.
In particolare, il Consiglio dei Ministri che si terrà nella giornata di martedì 23 maggio 2023 disporrà la sospensione delle scadenze e degli adempimenti fiscali per le suddette popolazioni.
La prima richiesta è arrivata dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, il quale, attraverso la pubblicazione del comunicato stampa del 17 maggio 2023, ha espresso la sua vicinanza a tutti i cittadini che si trovano in quei territori, richiedendo per loro la sospensione dei termini fiscali.
La stessa richiesta è arrivata anche da parte degli onorevoli de Bertoldi e Gusmeroli durante l’audizione del Direttore Generale dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, tenutasi alla Camera dei Deputati in Commissione Finanze, nella quale è stato richiesto un intervento diretto da parte del governo.
Alluvione Emilia Romagna e Marche: la richiesta di sospensione delle scadenze fiscali da parte del CNDCEC
Come abbiamo accennato durante il corso del precedente paragrafo, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) ha richiesto all’Agenzia delle Entrate la sospensione delle scadenze fiscali per i cittadini che si trovano nelle zone dove si è abbattuta l’alluvione che ha colpito i territori dell’Emilia Romagna e delle Marche.
A tal proposito, mediante la pubblicazione del comunicato stampa del 17 maggio 2023, il Presidente del CNDCEC, Elbano de Nuccio, ha dichiarato quanto segue:
“Quella che si sta verificando in Emilia-Romagna e Marche a causa del forte maltempo è una vera e propria tragedia. Esprimiamo la nostra vicinanza a tutti i cittadini e a tutti i nostri iscritti colpiti da questa drammatica emergenza. Crediamo sia giusto essere in questo momento al fianco dei contribuenti e dei colleghi e, anche per questo motivo, abbiamo già avanzato all’Agenzia delle Entrate, confidando in un solerte accoglimento, la richiesta di sospensione di tutte le scadenze fiscali per le zone colpite dall’alluvione.”
In arrivo la sospensione o la proroga dei termini fiscali
La richiesta presentata all’amministrazione finanziaria da parte del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili è stata accompagnata da quelle presentate dagli onorevoli de Bertoldi e Gusmeroli, e ha portato ad una risposta immediata da parte del Direttore Generale dell’Agenzia delle Entrate.
Ernesto Maria Ruffini, nello specifico, ha espresso la necessità che:
- le autorità preposte stabiliscano il perimetro esatto dei Comuni che sono stati colpiti dall’alluvione;
- il governo adotti delle misure che consentano di adottare la sospensione delle scadenze fiscali.
A tal proposito, il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha dichiarato quanto segue durante la conferenza stampa del 17 maggio 2023, tenutasi presso la sede della Protezione civile dell’Emilia Romagna:
“Sicuramente un decreto legge per l’Emilia-Romagna è possibile. Ci sarà un coordinamento dei ministri interessati già nel pomeriggio per cominciare a fare il punto.”
Dopo di lui, il Viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, ha ribadito che:
“Saranno sospesi termini per adempimenti tributari tanto per le persone fisiche che per le società. Con il ministro Calderone valuteremo gli adempimenti a carico dei sostituti di imposta. Dovremo individuare tutti i Comuni interessati dagli eventi calamitosi.”
I provvedimenti in questione saranno adottati dal Consiglio dei Ministri che si terrà il 23 maggio 2023 e che verterà, per l’appunto, sulle misure urgenti da prendere al fine di sospendere o di prorogare i termini, fiscali, contributivi, giudiziari e di altro tipo che gravano sulle popolazioni colpite dall’alluvione Emilia Romagna e Marche.
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