Rottamazione quater, nella definizione agevolata 2023 anche gli avvisi di accertamento, le rettifiche e le liquidazioni con meno spese per le sanzioni. Arrivano buone notizie per chi ha carichi fiscali dal decreto legge “Bollette”, in attesa di conversione in legge entro la fine di questo mese. Nel dettaglio, la novità arriva dal comma 3 dell’articolo 17 del decreto legge 34 del 2023 e prevede l’allargamento della tregua fiscale anche agli atti definiti in acquiescenza che siano stati pagati tra il 2 gennaio e il 15 febbraio del 2023. L’ultimo passaggio legislativo prevede l’adozione dell’articolo al Senato, dopo l’approvazione alla Camera del 18 maggio scorso.
Rottamazione avvisi accertamento, rettifiche e liquidazioni nella definizione agevolata 2023: ecco le novità nel decreto legge ‘Bollette’
Si allarga la Rottamazione quater e la definizione agevolata anche agli avvisi di accertamento, alle rettifiche e alle liquidazioni con pagamento avvenuto tra il 2 gennaio e il 15 febbraio scorsi delle rate da parte dei contribuenti. In particolare, quanto dispone il decreto legge “Bollette”, atteso alla conversione in legge entro fine maggio, consente ai debitori fiscali di poter presentare una determinata domanda all’Agenzia delle entrate per poter fruire del sistema di sconti già istituito con la legge di Bilancio 2023. Tali sconti, secondo quanto si prevede al comma 181 della legge 197 del 2022, consistono nella riduzione della sanzione a un diciottesimo rispetto a quelle comminate al debitore fiscale. La scontistica prevede inoltre il ricalcolo del piano delle rate in origine concordato con l’Agenzia delle entrate – Riscossione.
La norma in arrivo con la conversione del decreto “Bollette” descrive anche come dovrà essere predisposto il piano di rateizzazione da presentare all’Agenzia delle entrate nel termine della prima scadenza successiva al piano di dilazione. Pertanto, essendo la domanda di definizione agevolata strutturata a scadenze di ogni tre mesi e relativo pagamento da effettuare nel termine dell’ultimo giorno del mese previsto di ogni trimestre, l’istanza per il nuovo piano di rate dovrà essere presentata entro il 30 giugno 2023.
Rottamazione avvisi accertamento nella definizione agevolata 2023 novità
Quanto prevede il decreto “Bollette” va a disinnescare i vari ricorsi che i contribuenti avevano pronti per quanto riguarda gli avvisi di accertamento, le rettifiche e le liquidazioni pagate già tra il 2 gennaio e il 15 febbraio 2023. In particolare, per questi pagamenti gli interessati non avevano avuto strumenti per poterli includere nella domanda di definizione agevolata 2023 che, nei primi mesi dell’anno, aveva una scadenza al 30 aprile, poi posticipata al prossimo 30 giugno.
Per effetto di quanto prevedeva la legge di Bilancio 2023, i contribuenti non hanno potuto beneficiare del sistema di sconti della Rottamazione quater per effetto della scadenza del termine di pagamento ravvicinato. Inoltre, per lo stesso motivo, i debitori fiscali non hanno potuto aggiungere i corrispondenti pagamenti alle condizioni favorevoli della definizione agevolata 2023. A ciò si aggiunge che gli interessati erano rimasti spiazzati dall’assenza di informazioni più dettagliate sulle scadenze definite nel periodo da tutelare, ovvero dal 2 gennaio al 15 febbraio 2023.
Chi può beneficiare della pace fiscale?
Per effetto delle modifiche in arrivo grazie alla conversione in legge del decreto “Bollette”, si offrirà ai contribuenti la possibilità di avere a disposizione un quadro di tutele maggiori in vista del pagamento di quanto dovuto. Il ripescaggio degli avvisi di accertamento, delle rettifiche e delle liquidazioni nella pace fiscale della Rottamazione quater andrà a vantaggio sia di coloro che non avevano ancora effettuato il relativo pagamento, che di quanti avevano iniziato a versare tramite il piano di rate. Rimangono fuori dalla circonferenza delle novità del decreto “Bollette” i contribuenti che avevano già definito in acquiescenza gli avvisi mediante il pagamento in un’unica soluzione. Per questi debitori fiscali non verrà predisposta alcuna formula di rimborso.