Atalanta seconda squadra – nel 2018, fu la Juventus del presidente Andrea Agnelli a volere a tutti i costi la squadra B. I frutti di quell’idea oggi sono stati raccolti: Miretti, Fagioli, Iling Junior, Soulè e Barrinchea sono stati impiegati più di tutti in prima squadra e alcuni di loro oggi fanno parte in pianta stabile della rosa che milita in serie A.

Il progetto, nato per valorizzare i propri ragazzi, (quelli provenienti dal settore giovanile) con l’intento di farli giocare con continuità sin da subito tra professionisti, più precisamente in serie C, prevede di non mandarli in prestito ad altre squadre, ma di farli crescere sotto la propria guida.

Atalanta, seconda squadra: l’iscrizione se …

L’Atalanta da sempre molto attenta alla valorizzazione dei giovani, vanta il miglior settore giovanile in Italia, ha scommesso spesso sui giovani, rituscendoli poi a lanciare nel calcio che conta. Moltissimi giocatori famosi sono passati dal vivaio bergamasco trovando poi la consacrazione definitiva con maglie di club blasonati. Ancora oggi, la società di Percassi ha come primo obiettivo quello di puntare fortemente su risorse di casa propria da poter poi eventualmente utilizzare in prima squadra.

A differeza di qualche anno fa, lavora più per se stessa, non li fa partite subito per monetizzare e lavora per costruire attorno a loro, la squadra del futuro, senza dover per forza ricorrere a degli esborsi esosi in fase di calciomercato.

La Dea dunque, seguendo la scia della Juventus è pronta a istituire una formazione dell’Under 23 sin dalla prossima stagione, se il regolamento glielo permette, ovvero se al momento delle iscrizioni al prossimo campionato di Serie C, si dovessero liberare dei posti perché magari qualche squadra non può riconfermare la propria presenza per motivi legati a fallimenti o altri problemi di qualsiasi altra natura.

Seconda squadra, criterio d’iscrizione

Nel caso dovessero esistere i pressuposti per l’iscrizione della seconda squadra al campionato di Lega Pro, la FIGC ha stabilito quali sono i criteri in base ai quali si completeranno i giorni:

  • Il primo posto toccherebbe a una squadra B di serie A;
  • il secondo posto a un aretrocessa della Lega Pro;
  • il terzo posto a una società che ha vinto i play off di serie D.

Il costo dell’iscrizione al campionato di serie C ammonta a 1,2 milioni di euro e prevede il rispetto di diversi requisiti, tra questi lo stadio a norma, ovvero un impianto che deve rispettare le seguenti caratteristiche (ne citiamo alcune, i minimi da rispettate):

  • Deve essere dotato di un’area per il riscaldamento dei calciatori durante la partita lungo le linee laterali o dietro i pannelli pubblicitari che si trovano dietro le porte;
  • La capienza minima dell’impianto deve essere di 1.500 posti;
  • deve essere provvisto di un adeguato sistema di video sorveglianza;
  • deve essere dotato di sistemi strutturali per la separazione delle tifoserie;
  • il settore ospiti deve contenere un numero di posti pari al 5% della capienza complessiva, con un minimo di 500 posti.
  • deve avere servizi igienici e per i disabili (in un numero adeguato e devono essere distribuiti equamente in tutti i settori dello stadio)
  • la tribuna stampa deve essere coperta e avere una capienza minima di 30 postazioni, equipaggiate con presa elettrica, collegamento Internet e/o connessione Wi-Fi ed una superficie da lavoro sufficiente ad ospitare un computer portatile.

Lo stadio dell’Atalanta U23: dove giocherebbe?

Qualora l’Atalanta avesse l’opportunità di iscrversi al prossimo campionato di serie C, la seconda squadra giocherebbe allo stadio comunale di Caravaggio, situato nel comune di Caravaggio, un paese in provincia di Bergamo. La scelta della società nerozzaurra è ricaduta su questa struttura per la vicinanza al centro di Zigonia (centro sportivo dell’Atalanta calcio) e per la capienza (conta 2200 spettatori circa).