Non è la prima volta che si verifica al cimitero di Prima Porta a Roma un’aggressione nei confronti di vigilanti e di operatori AMA. Le tre donne coinvolte, quando si sono viste rimuovere l’altare abusivo, hanno aggredito con una mazza un vigilante. Spaccando il vetro della sua auto, e aggredendo due operatori dell’Ama che poco prima erano intervenuti nell’operazione di smontaggio.
Non è la prima volta che accade
L’altare abusivo era stato costruito al cimitero di Prima Porta, in ricordo di Nicholas Orsus Brischetto, il 22enne morto nella notte del 9 luglio in un terribile incidente ai 300 chilometri orari sul GRA. Era già accaduto che le tre donne coinvolte avevano cercato di montare un’altra versione dell’altare abusivo. Anche in quel caso la struttura fu rimossa tempestivamente. Sul posto sono poi intervenuti gli agenti della polizia locale di Roma Capitale. Il 30 luglio scorso era stato rimosso anche un murale in onore del 22enne. Realizzato senza le autorizzazioni previste, in via Raoul Follereau, nella periferia romana di Ponte di Nona. Nicholas era considerato il rampollo della famiglia sinti Brischetto, con legami familiari con altri clan di origine abruzzese e con solide fondamenta nel quadrante est della capitale.
La storia va avanti da tempo con minacce, aggressioni ed anche inseguimenti. A cui sono seguite denunce, inoltre fu montata e rimossa una telecamera di sorveglianza proprio sotto lo sguardo di agenti di polizia. Videocamere poi riposizionate qualche giorno dopo.
Solidarietà agli operatori da parte del sindaco Gualtieri
Arriva tempestivamente via Twitter il messaggio di vicinanza del sindaco Gualtieri sull’episodio dell’altare abusivo: “Tutta la nostra vicinanza e solidarietà agli operatori Ama e ai lavoratori, aggrediti dopo la rimozione di un manufatto abusivo da una tomba del cimitero di Prima Porta. Un grave e inaccettabile episodio che condanniamo fermamente. Nessuno spazio a illegalità e violenza a Roma”.
Tutta la nostra vicinanza e solidarietà agli operatori #AMA e ai lavoratori aggrediti dopo la rimozione di un manufatto abusivo da una tomba del cimitero di #PrimaPorta. Un grave e inaccettabile episodio che condanniamo fermamente. Nessuno spazio a illegalità e violenza a #Roma.
— Roberto Gualtieri (@gualtierieurope) May 20, 2023