Ennesima contestazione al Salone del libro in corso a Torino. Questa volta subire le accuse degli attivisti è toccato alla ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella.
Attivisti bendati per aborto e contro combustibili fossili
La contestazione di alcuni attivisti alla ministra Roccella arriva all’indomani della visita inaugurale del ministro della Cultura Sangiuliano svoltasi invece senza intoppi. Questa mattina però è arrivata una contestazione forte e organizzata che ha fatto saltare la presentazione libro del ministro per le Pari opportunità e la famiglia Eugenia Roccella, da poco edito da Rubbettino, “Una famiglia radicale”. Gli attivisti contestano alla ministra Roccella le sue posizioni anti abortiste oltre che accusare il governo di cecità nei confronti dei cambiamenti climatici. Le proteste sono continuate fuori dal Salone, Ecologia Politica e il Comitato EsseNon hanno aperto striscioni e volantinato per denunciare il rapporto con i principali partner di questa edizione del Salone del Libro, Intesa Sanpaolo e Esselunga.
❤️❤️Fuori i Fascisti dal Salone❤️❤️
— glosweety #NoBorders ✊ (@GlosweetyGlo) May 20, 2023
Non hanno fatto parlare la #roccella
Ragazzi, vi amo!#20maggio #salonedellibro #GovernoDellaVergogna pic.twitter.com/Rm59NXnasr
Solidarietà degli editori per la ministra Roccella
A nulla è servito l’intervento di Nicola Lagioia, direttore uscente del Salone che ha provato, inutilmente, a placare gli animi degli attivisti che urlavano contro la ministra Roccella. Placati gli animi e dopo l’intervento delle forze dell’ordine, è arrivata anche la solidarietà da ogni parte verso la ministra Roccella, a partire dal suo editore Florindo Rubettino: “Un’occasione di dibattito sprecata. Non è un bel segnale per la democrazia”. Lo stesso editore si scaglia contro gli attivisti di Extinction Rebellion, femministe di Non una di Meno: “Il libro di Eugenia Roccella – ha continuato Rubbettino – è anche il racconto di una vita spesa per i diritti civili, delle donne e per la libertà. Le è stato impedito di parlare nonostante lei abbia dato una lezione di stile facendo parlare i contestatori”.
Il Direttore del Salone del Libro ha inoltre denunciato attraverso i social il comportamento di una parlamentare la deputata di Fratelli di Italia Augusta Montaruli. In un video si sente la deputata inveire contro il direttore Lagioia che stava cercando di placare gli animi.
La (brutta) uscita di scena di Lagioia pic.twitter.com/dln4rrWP8f
— Luigi Mascheroni (@LuigiMascheroni) May 20, 2023
Ma evidentemente è più facile per le istituzioni attaccare chi non riesce a domare la protesta invece che ammettere il problema. Solidarietà a @NicolaLagioia, se c'è qualcuno che deve vergognarsi qui sono le 2 ministre contro i diritti delle donnehttps://t.co/gRKajWVJcq pic.twitter.com/mxyACVnXru
— arbma???? (@arbmacip) May 20, 2023
Per la coordinatrice nazionale di Sinistra italiana e deputata di Alleanza Verdi-Sinistra Elisabetta Piccolotti è invece violenta la legge che si vuole imporre in parlamento riguardo all’aborto.
Vogliono far sentire il battito alle donne che scelgono di abortire. Vogliono riconoscere la soggettività giuridica dell’embrione. Vogliono impedire la pillola gratuita. A questo punto resta solo che si mettano a bucare i preservativi.
— ElisabettaPiccolotti (@BettaPiccolotti) May 20, 2023
Solidarietà arriva anche dall’opposizione
Per la deputata di Azione Daniela Ruffino: “Quando a una persona viene impedito di parlare perché non si condividono le sue idee si fa un falò della nostra libertà. Molte cose mi dividono dalla ministra Roccella, come molte cose mi univano alla militante radicale Eugenia Roccella. Aveva diritto di parlare ieri, e lo conserva per esprimersi oggi. Quando era la libertà di dissacrare e quando si manifesta come libertà di consacrare. Poi ognuno giudica per sé. Alla ministra Roccella va la mia solidarietà senza riserve”.
La maggioranza invece si dice sconcertata da questo atteggiamento da parte degli attivisti contro il governo Meloni. Per il presidente del Senato Ignazio La Russa è un vero e proprio attacco antidemocratico “Trovo estremamente grave quanto avvenuto oggi al Salone del libro di Torino dove al ministro della Famiglia Roccella è stato impedito di presentare il suo libro ed esprimere liberamente le sue idee. Solo due giorni fa, in occasione dell’inaugurazione di questa importantissima fiera, ho voluto ribadire l’importanza della cultura e di non creare steccati. Purtroppo, ci troviamo di fronte all’ennesimo atto antidemocratico che non può non trovare la mia ferma condanna e spero anche quella di tutte le forze politiche. Al ministro Roccella giunga la mia solidarietà”. Per Francesco Giubilei, esponente della destra molto vicino al ministro Sangiuliano e presente sul posto, è un atto di “fascismo dell’antifascismo” quello visto a Torino.
???? Il fascismo degli antifascisti al Salone del libro di Torino, non lasciano parlare il ministro Roccella che non può presentare il suo libro, vergogna, vergogna, vergogna. pic.twitter.com/HbM1bG5xKN
— Francesco Giubilei (@giubileif) May 20, 2023