Manca poco più di una settimana a Siviglia-Roma, la finale di Europa League. I tifosi sono già in fibrillazione, Budapest per l’occasione sarà presa d’assalto. Per Erik Lamela, autore del gol contro la Juventus, che ha regalato la qualificazione al club spagnolo nei tempi supplementari, sarà una serata davvero speciale. 67 presenze e 21 gol con la maglia giallorossa dal 2011 al 2013 quando era un giovane di grande prospettiva, da due anni di maglia veste quella del Siviglia. Intercettato dai microfoni del Corriere dello Sport, l’attaccante argentino ha rivelato cosa si aspetta dalla finale e svelato quali sono le sue emozioni al riguardo.
Finale di Europa League, Siviglia-Roma: le emozioni di Lamela
Siviglia da una parte, Roma dall’altra. Praticamente il presente e il passato di Erik Lamela. La finale di Europa League sarà sicuramente una serata speciale, non soltanto per il calciatore ma per tutti i tifosi di entrambe le formazioni. In palio c’è la Coppa e arrivati all’ultimo passo è un traguardo a cui nessuno vuole rinunciare. Mancano undici giorni e qualche ora al fischio di inizio, la finale tra Siviglia e Roma è in programma a Budapest il prossimo 31 maggio alle ore 21 ed è già praticamente sold out. I biglietti per i settori dedicati ai giallorossi sono stati messi in vendita ieri e in pochissime ore si sono polverizzati, come d’altronde era prevedibile. Tutti vogliono esserci, la posta in palio è troppo importante.
Ma nelle due formazioni che si contenderanno la Coppa, c’è qualcuno per cui quella serata avrà un sapore diverso. Due stagioni con la maglia della Roma e adesso alla sua seconda con quella del Siviglia. Per Lamela quella di Budapest è davvero la finale dei sogni. Lo ha raccontato il calciatore al Corriere dello Sport:
“Ci speravo. Ho lasciato tanti amici a Roma, continuo a sentirli. Sarà una partita speciale, difficile e complicata. Mourinho ha fatto diventare la Roma ancora più forte. Lo conosco, gli voglio molto bene. Noi e loro andremo a Budapest con la stessa idea, vincere”.
Lamela su Mourihno e Dybala
Tra la Roma e il Siviglia l’esperienza in Premier League con la maglia del Tottenham. È con gli Spurs che Lamela incontra Josè Mourinho. Un tecnico capace di conquistare il cuore di Erik che oggi, a distanza di qualche anno, usa per l’allenatore solo parole al miele.
“Il rapporto con José è stato sempre bello. Nel periodo in cui abbiamo lavorato insieme – ha detto l’attaccante al Corriere dello Sport – mi sono sentito bene. È una persona speciale. Come ti tratta, come fa sentire i suoi giocatori. Allenatore completo. Tutti sappiamo i trofei che ha vinto in carriera, ma la differenza si vede sul campo: ti fa ridere e sentire bene ogni giorno. Se ripenso al periodo con José, ho solo ricordi belli”.
Ma oltre a Mourinho tanti sono i legami che Lamela ha mantenuto con l’ambiente, la città e i tifosi. Anche per questo, quella del 31 maggio sarà una serata speciale: “Li vorrei avvertire. Tutti avremo lo stesso obiettivo, ma questa è la Coppa del Siviglia…” ha sottolineato il giocatore. Tanti amici, ma è a uno in particolare che Lamela rivolge il suo pensiero. Si tratta di Dybala che con l’attaccante del Siviglia condivide la Nazionale.
“Paulo ogni tanto lo sento. È un amico, un grande ragazzo. Siamo stati insieme in Nazionale. Ha trovato l’ambiente giusto a Trigoria. Anche io ho passato momenti brutti. Troppi infortuni, l’intervento all’anca. Ora tutto è passato, guardo avanti. Mi piace molto Siviglia. La gente mi dimostra affetto. Qui sono rinato”.