Arriva stizzita la risposta del M5S nei riguardi di Matteo Renzi all’indomani delle accuse nella questione ‘Italia Sicura‘. “Mentre migliaia di cittadini sono ancora alle prese con acqua, fango e frane, è davvero fastidioso dover replicare al solito sciatto tentativo di Matteo Renzi di lucrare consenso propinando panzane ai cittadini“.
Note a vetriolo nella guerra aperta tra le opposizioni
Per il M5S quello di Renzi è un atteggiamento provocatorio infatti: “Quando Renzi quindi si gonfia il petto di fronte ai mirabolanti successi della creatura del suo governo non si sa bene a cosa si riferisca, visto che i risultati raggiunti sono impalpabili”. Per il Movimento i numeri sono chiari e dimostrano la mancanza di concretezza in ‘Italia Sicura’: “Nell’autunno 2017 ad esempio, quindi a tre anni dal suo avvento, una nota stampa della stessa struttura evidenziava che solo l’11% dei 9400 progetti era pronto per andare a gara. Quindi evidentemente tra il 2014 e il 2017 i tecnici di Italia Sicura non è chiaro cosa abbiano fatto. La stessa Corte dei Conti stronca il Piano di intervento approntato in quegli anni da questa struttura, bollandolo come una semplice e disomogenea raccolta di progetti e richieste di finanziamenti”.
Non è stata una decisione governativa ma della Corte dei Conti
La ricostruzione dei 5Stelle continua: “Quel Piano è rimasto nero su bianco in un report, ma non si è mai tradotto in provvedimenti concreti – aggiungono -. I giudici contabili bocciano anche il Fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico, tanto per completare il quadro: anche quello ‘made in Italia Sicura’” Sul finale poi il M5S si scaglia contro il leader di Italia Viva Matteo Renzi: “E se il primo governo Conte nel 2018 decise di farne a meno fu proprio per questa lampante inconcludenza. Resta purtroppo tutta la sgradevolezza di un leader politico ormai ossessionato dal consenso, che in giornate drammatiche come queste lancia accuse a casaccio e tenta maldestramente di mettersi in bella mostra. Come si dice in certi casi, un bel tacer non fu mai scritto”.