Biglietti troppo cari agli Internazionali di Tennis a Roma e poco rispetto da parte degli organizzatori. È quello che emerge quasi al termine delle due settimane di incontri al Foro Italico, dove gli appassionati hanno pagato cifre astronomiche ricevendo un servizio che ha lasciato loro l’amaro in bocca: nella giornata del venerdì, una delle più care per il biglietto singolo, invece dei quarti di finale maschile si sono ritrovati con due match femminili. L’amarezza è tangibile e alcuni sono pronti alle battaglie legali, come hanno svelato alle telecamere di TAG24.
Biglietti Internazionali di Tennis Roma troppo cari, pronta la class action VIDEO
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“Noi abbiamo acquistato i biglietti mesi fa, non abbiamo trovato i match per i quali abbiamo pagato dato che è stato cambiato il programma ma non il prezzo. 190 euro per dei match minori, con un altro avvocato di Udine che è qui siamo pronti alla battaglia legale”, ci svela una signora che con il compagno sta raccogliendo le firme per avviare una class action contro gli organizzatori. Non è l’unica ad essere rimasta delusa, le voci si moltiplicano nel nostro video e tutti sono concordi: modificare in questo modo il programma degli Internazionali di Tennis di Roma senza garantire alcuna possibilità di rimborso è stato al limite della truffa.
Costi record e più alti di Montecarlo
Un ragazzo poi sottolinea: “Sono stato anche a Montecarlo, lì ho speso 160 euro anziché 190 euro ma ho visto i match maschili”. Queste parole non sono sintomo di maschilismo o mancanza di rispetto, ma è chiaro che il torneo degli uomini abbia decisamente più fascino agli occhi degli appassionati che per vedere i più grandi campioni sono disposti anche a pagare le cifre astronomiche richieste dalla federazione. Ricordiamo che l’abbonamento meno caro per vedere tutti i match sul Campo Centrale aveva il costo record di 1755 euro. Per la Grand Stand, il campo secondario più importante si arriva invece a 414 euro per l’abbonamento più economico. Il biglietto più economico per la finale di domenica in distinti ha un costo di 238 euro.
Più giorni e più biglietti, ma sul Centrale spesso buchi di vuoto
Angelo Binaghi e la Fitp rimandano al mittente le accuse sottolineando il grande successo con un +20% dei biglietti. La realtà dei fatti è molto diversa e merita di essere analizzata nel dettaglio: il torneo è durato ben 12 giorni, più varie giornate di qualificazioni pertanto è chiaro che la maggiore vendita dei tagliandi è stata spalmata su un tempo più lungo portando all’aumento dichiarato. I biglietti da tutto esaurito sono stati quelli per il Ground, ovvero per l’accesso ai campi secondari e agli stand del villaggio. Molti nella giornata di venerdì 19 maggio erano felici di aver visto allenarsi Rune e Ruud, due delle stelle di questo torneo. Sui maxi schermi poi si possono vedere da fuori anche i grandi match, pertanto una spesa di 24 euro per passare una giornata di festa al Foro Italico è un ottimo compromesso per molti degli appassionati.
L’anno prossimo il pubblico merita rispetto, altrimenti potrebbe andare altrove
Il tennis non è mai stato uno sport per poveri, ma quantomeno davanti ad un cambio di programma a biglietti già venduti quelli che sono a tutti gli effetti “clienti” che comprano un servizio di cui non sono riusciti ad usufruire meritano il rispetto della federazione. Meritano quantomeno una risposta davanti alle innumerevoli mail con la richiesta di rimborso. Il pubblico italiano merita che la federazione spenda parte degli incassi per un’assicurazione contro la pioggia esattamente come avviene al Roland Garros, merita dopo decenni che finalmente veda la luce un tetto copribile sul Campo Centrale. Quando i soldi si incassano vanno anche spesi bene per continuare nel decantato processo di crescita del movimento. Se non cambierà questa politica del lucrare in modo indiscriminato sulle passioni delle persone c’è il rischio concreto che l’anno prossimo i buchi sugli spalti possano aumentare, nonostante il pubblico potrebbe anche decidere di accorrere in massa qualora Rafa Nadal scelga di giocare per un’ultima volta nella città eterna prima dell’annunciato ritiro. Il tennis azzurro vive con tanti campioni come Sinner e Berrettini un bel momento che ha fatto appassionare tanti giovani, la speranza è che le scelte di chi gestisce questo sport non portino quegli stessi ragazzi a scegliere di spendere altrove i loro soldi per godere delle festa di altri fuoriclasse.