La squalifica di Salvatori Foti è stata ridotta e quindi potrà essere in panchina per la finale di Europa League. La Uefa ha accolto il ricorso presentato dalla Roma per il vice allenatore di Josè Mourinho che quindi potrà averlo al suo fianco nel match di Budapest del prossimo 31 maggio contro il Siviglia. La squalifica era arrivata dopo il quarto di finale contro il Feyenoord quando il vice dello Special One aveva rifilato una manata all’attaccante della formazione olandese Gimenez. L’organismo continentale aveva inizialmente squalificato Foti per tre giornate di cui due sono state scontate nella semifinale contro il Bayer Leverkusen.
Squalifica Foti, ridotta a due giornate
Trentaduesimo minuto di gioco di Roma Feyenoord col punteggio ancora sullo 0-0 che premia gli olandesi in virtù dell’1-0 della partita di andata al De Quip. Il pallone esce dal terreno di gioco nei pressi della panchina giallorossa con l’attaccante ospite Gimenez che prova a recuperarlo trovando Salvatore Foti ad ostacolarlo fino a quanto arriva il colpo tra il collo e il volto del vice allenatore di Mourinho all’attaccante argentino naturalizzato messicano. Scattato quindi il solito teatrino della panchina giallorossa che è stato oggetto di critiche di diversi allenatori e giocatori. Ripristinato l’ordine con non poche difficoltà, il direttore di gara inglese Anthony Taylor ha estratto il cartellino rosso verso Foti.
Mano pesante quindi della Uefa che ha squalificato il collaboratore di Mourinho per tre gare europee sancendo di fatto la sua assenza in caso di raggiungimento della finale. Il club giallorosso ha quindi deciso di presentare il ricorso per la decisione del massimo organismo del calcio europeo che è arrivato solamente all’indomani della qualificazione in finale con la Uefa che ha accettato di ridurre la squalifica a sole due giornate. Questo significa quindi che Salvatore Foti potrà sedere al fianco di Josè Mourinho a Budapest il 31 maggio quando la Roma affronterà il Siviglia.
Non è la prima volta in questa stagione che Salvatore Foti è finito sotto il giudizio del giudice sportivo. Aveva già rimediato un cartellino rosso durante il secondo tempo della gara secca valida per i quarti di finale di Coppa Italia tra la Roma e la Cremonese con la squadra di Davide Ballardini capace di eliminare i giallorossi dopo aver già fatto fuori il Napoli di Luciano Spalletti. Mano pesante anche in quella circostanza quando arrivò addirittura un mese di squalifica perchè al momento dell’espulsione avrebbe proferito alcune espressioni blasfeme all’uscita dal campo, poi ancora dopo il gol della Cremonese aveva rivolto frasi minacciose a un dirigente della squadra avversaria e infine al termine della gara si sarebbe posizionato davanti allo spogliatoio dell’arbitro per rivolgergli espressioni offensive con tono minaccioso.
La gioia dopo il furto
E’ stata sicuramente una settimana particolare per Salvatore Foti cominciata in modo negativo e chiusa alla perfezione. Infatti la gioia della qualificazione alla finale di Europa League conquistata in campo dalla sua Roma, nonostante lui fosse sedute in tribuna con i dirigenti giallorossi, ha ripagato il furto subito proprio all’indomani della gara di andata contro il Bayer Leverkusen. Era venerdì 12 maggio, la squadra di Mourinho stava per tornare in campo dopo la vittoria contro i tedeschi per 1-0 quando il collaboratore del portoghese ha avuto un risveglio insolito.
Al momento di andare a prendere la sua vettura, una Toyota C-HR messa a disposizione dal club e parcheggiata all’Eur tra viale Giorgio Ribotta e via Bilbao, ha ritrovato l’auto priva degli sporteli anteriore e posteriore del lato del guidatore. Un inconveniente che ha obbligato Foti e la compagna a sporgere denuncia contro ignoti. Una disavventura poco piacevole a cui è stato posto rimediato con il risultato sul campo.