Bonus impianti fotovoltaici del decreto legge “Bollette” atteso alla conversione in legge, in arrivo le novità su incentivi e copertura della garanzia per le piccole e medie imprese, le aziende agricole e della pesca e le start up. In alcuni casi, il credito d’imposta per le spese sostenute può arrivare fino a 200mila euro: è il caso delle start up che operano nel settori dell’ambiente, della sanità e delle energie rinnovabili. Le strutture turistiche, invece, potranno beneficiare del fotovoltaico sui tetti delle strutture con potenza fino a 1 MW: in questo caso è prevista una semplificazione delle autorizzazioni amministrative. Infine, per le piccole e medie imprese arriva la garanzia Ismea per la realizzazione di impianti rinnovabili. 

Tutte le novità sono contenute nel decreto “Bollette” che è in attesa della conversione in legge entro la fine del mese. Ad oggi, è in arrivo il voto del Senato. Tra le novità attese vi è anche la possibilità di cumulare gli aiuti delle agevolazioni indirizzate al risparmio energetico con quelli di provenienza regionale. In particolare, gli incentivi ammissibili al cumulo riguardano quelli indirizzati a recuperare il patrimonio edilizio e la riqualificazione e l’efficienza energetica, gli incentivi dell’eco bonus e i contributi delle regioni e delle province autonome di Bolzano e Trento. 

Bonus impianti fotovoltaici, ecco le novità in arrivo per imprese agricole, turistiche e start up: credito d’imposta, garanzia e semplificazione lavori 

Novità in arrivo sul fronte del fotovoltaico con bonus, contributi e crediti d’imposta per la riqualificazione e l’efficientamento energetico. Gli interventi normativi sono stati inclusi nella conversione del decreto legge “Bollette”, atteso in Gazzetta Ufficiale per la fine di questo mese. Per le start up operanti nei settori della sanità, delle energie rinnovabili e dell’ambiente la norma prevede il riconoscimento di un credito di imposta del valore massimo di 200mila euro, pari al 20 per cento di bonus sul totale delle spese sostenute per le attività connesse alla ricerca e allo sviluppo di soluzioni innovative. Per l’ottenimento dei bonus, le imprese devono realizzare strumenti e servizi tecnologici avanzati per assicurare la riduzione dei consumi di energia e l’incremento della sostenibilità ambientale. Le start up devono essere state costituite a partire dal 1° gennaio 2020. 

Bonus impianti fotovoltaici, garanzia Ismea imprese agricole e pesca: ecco le condizioni del finanziamento

Per le imprese operanti in agricoltura, invece, il decreto “Bollette” prevede l’istituzione di una garanzia gratuita e diretta da parte dell’Istituto dei servizi per il mercato agricolo e alimentare (Ismea). La garanzia copre quindi il 100 per cento dei finanziamenti ottenuti dalle imprese dedite all’agricoltura e alla pesca per la realizzazione degli impianti fotovoltaici e di energia rinnovabile. L’importo massimo di finanziamento garantito può arrivare a 250mila euro. A prevederlo è un emendamento al decreto legge atteso alla conversione in legge, inserito all’articolo 4 (comma 10 bis). Sulle condizioni del finanziamento, inoltre, l’emendamento prevede che il rimborso non debba avvenire prima di un anno dall’erogazione del prestito e che il piano preveda la durata massima di otto anni. 

Semplificazioni autorizzazioni per realizzare impianti di fotovoltaico 

Infine, arrivano semplificazioni amministrative per quanto riguarda l’installazione degli impianti fotovoltaici. Infatti, per la realizzazione degli impianti non sarà richiesta alcuna valutazione ambientale o autorizzazione paesaggistica. Pertanto, i lavori di installazione potranno iniziare una volta ottenuta la dichiarazione di asseverazione da parte del tecnico progettista, da presentare presso il Comune nell’ambito del quale sia situato l’impianto stesso. La novità riguarda, in particolare, le imprese operanti nel settore del turismo. Sono incluse le strutture termali. Il nuovo regime agevolato avrà scadenza fino al 18 maggio del prossimo anno e riguarderà esclusivamente gli impianti realizzati con potenza non eccedente 1 MegaWatt. L’unica eccezione a questo regime agevolato di autorizzazione, riguarda l’esclusione delle strutture situate all’interno di centri storici e quelle tutelate dal vincolo dei beni culturali.