Definizione agevolata sulle controversie tributarie 2023, è in arrivo il nuovo piano di rate dalla legge di conversione del decreto “Bollette”, attesa alla pubblicazione entro la fine di questo mese. In base alle ultime novità, gli emendamenti al decreto prevedono la rimodulazione dei termini per il pagamento di quanto dovuto dai debitori fiscali. Il nuovo piano delle rate risulterà infatti allungato fino a 51 scadenze. L’adozione di questo piano sarà a discrezione del debitore che avrà a disposizione un arco temporale ben più ampio. Saranno tre, invece, le rate da pagare prima della fine del 2023. 

Tutte le rate della nuova definizione agevolata delle controversie tributarie dovranno avere un importo uguale, con scadenza fissata sempre all’ultimo giorno del mese, tranne che per la scadenza del mese di dicembre. Inoltre, la nuova definizione agevolata verrebbe applicata ai carichi fiscali per un importo minimo superiore ai 1.000 euro, altrimenti si rischierebbe di fare un piano per rate di poche decine di euro. Invece, per il saldo e stralcio dei carichi costituiti da multe e tasse verso i Comuni fino a 1.000 euro, la conversione del decreto Bollette contiene l’opzione – per gli enti creditori – di poter adottare la definizione agevolata della Rottamazione quater da affidare all’agente della riscossione. 

Definizione agevolata controversie tributarie 2023: come cambia il piano delle rate da pagare con le novità del Dl Bollette

In arrivo dalla legge di conversione del decreto “Bollette” una nuova definizione agevolata sulle controversie tributarie che andrà a favore dei contribuenti che abbiano carichi fiscali di oltre 1.000 euro. In particolare, secondo quanto prevede un emendamento presentato nella Commissione Bilancio e Finanze della Camera al decreto 34 del 2023, il contribuente avrà la possibilità di scegliere un piano di 51 rate per il saldo di quanto dovuto. L’emendamento adesso passerà al Senato per l’approvazione, prima dell’adozione del provvedimento di legge. 

Dal lavoro della Commissione, sono note le modalità con le quali il debitore fiscale dovrebbe procedere con i pagamenti nel caso di approvazione del piano delle rate. Diversamente dalla definizione agevolata 2023 della Rottamazione quater, che prevede pagamenti ogni tre mesi, in caso di controversia tributaria le rate dovranno essere saldate mese per mese. Il pagamento deve avvenire entro l’ultimo giorno di ciascun mese, tranne per la mensilità di dicembre che è da corrispondere – sempre – entro il giorno 20. 

Entro quando vanno pagate le rate delle controversie tributarie? 

Con il nuovo piano delle rate della definizione agevolata in caso di controversie tributarie, nell’anno 2023 sarebbero previsti i primi tre pagamenti. Il primo dovrà avvenire entro il 30 settembre, il secondo entro il 31 ottobre e il terzo entro il 20 dicembre. Riguardo ai termini, i contribuenti hanno tempo fino al 10 ottobre prossimo per sospendere il processo, presentando domanda di pagamento di quanto spettante o della prima rata. I tempi per l’impugnazione sono fissati in 11 mesi purché compresi dal 1° gennaio a fine ottobre prossimo. L’eventuale pronuncia di rifiuto del piano di rateazione della definizione agevolata del contribuente potrà arrivare entro il termine massimo di fine settembre del 2024. 

I debiti oggetto di definizione agevolata delle controversie tributarie sono quelli di importo superiore ai 1.000 euro. Diversamente, per importi inferiori, si rischierebbe di predisporre piani di rateizzazione per importi davvero modesti, nell’ordine di poche decine di euro.