Era scomparso la mattina di ieri 18 maggio, nella serata di oggi 19 maggio è stato trovato morto. Un ragazzo di 21 anni di Policoro era uscito di casa ieri mattina e da li i genitori non avevano più avuto notizie così in serata hanno avvisato le forze dell’ordine che hanno avviato le ricerche. Durate tutta la notte però non avevano prodotto alcun risultato. Così nella mattinata di oggi erano riprese, sempre partendo dai dintorni un cui era stata ritrovata la macchina del ragazzo. Ritrovamento che aveva fatto alzare l’attenzione da parte della famiglia e di chi stava portando avanti le indagini e le ricerche. L’auto infatti è stata ritrovata con le portiere aperte e le chiavi inserite nel cruscotto vicino ad un oasi del WWF. Dopo che il buio non aveva portato novità, questa mattina erano riprese le ricerche alle prime luci dell’alba. Ricerche coordinate dalla Prefettura. Mentre famigliari e amici avevano rivolto un appello rivolto proprio al giovane, con cui lo imploravano di farsi sentire, di contattare qualcuno e di tornare a casa perché erano tutti molto preoccupati. Purtroppo l’epilogo non è stato quello sperato. Le cause del decesso non sono state rese note.
Scompare a Policoro, dopo oltre 24 ore di ricerche viene trovato morto
L’allarme era scattato dopo che la sua assenza, per la sua famiglia, non era considerata normale. Così non vedendolo rientrare si sono rivolti immediatamente alle forze dell’ordine. Mattia Laviola aveva 21 anni ed era uno studente universitario. Viveva a Policoro dove a poca distanza era stata ritrovata la sua macchina. Era parcheggiata nell’area di sosta dell’Oasi Faunistica WWF della zona. Ad insospettire subito chi dirigeva le ricerche, è stato vedere che le chiavi, stando a quanto si apprende, erano inserite nel cruscotto e la portiera del posto del guidatore era rimasta aperta come se il ragazzo si fosse dovuto allontanare di corsa dal posto. Da li forze dell’ordine e volontari si sono subito attivati avviando le ricerche. Con il supporto del servizio per le persone scomparse. L’Amministrazione comunale, i carabinieri, polizia e vigili del fuoco, tutti insieme senza perdere tempo, si sono messi in moto per cercare tracce del ragazzo e tentare di riportarlo a casa, soprattutto per rassicurare i parenti sconvolti a quel punto anche dal ritrovamento dell’automobile in quella posizione. Nelle ricerche sono stati coinvolti anche tantissimi volontari. Persone del paese e amici del ragazzo, che si sono messi alla ricerca dello studente per tutta giornata di ieri. Per tentare di risolvere il prima possibile le ricerche, soprattutto nel caso in cui il 21enne si fosse trovato in pericolo, sono stati impiegati anche dei droni provenienti da Bari, dotati di telecamere particolari per il rilevamento tracciato della presenza di persone a terra. I droni dall’alto avevano un raggio d’azione più ampio, ma neanche in quel caso sono arrivate notizie. Così nella mattinata di oggi, invece, sono entrati in azione anche i cani molecolari guidati da personale specializzato per la ricerca di tracce particolari riconducibili al 21enne. Aumentate le ricerche, grazie alla presenza di uomini della Polizia di Stato, della Capitaneria di porto e della Protezione Civile. Le ricerche da un certo punto in poi, sono state particolarmente concentrate nel bosco Pantano e nella foce del fiume Sinni, dove qualcuno pensava che il ragazzo potesse essere rintracciabile.
Paradossalmente alla fine il corpo senza vita del ragazzo è stato trovato poco distante dal parcheggio dove aveva lasciato la sua auto nell’oasi del WWF. Proprio nei pressi dove i vigili del fuoco avevano installato il campo base per le ricerche. E scoperto “Voglio esprimere vicinanza alla famiglia di Mattia per questa tragedia – ha scritto in un tweet il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi -. Tutti i lucani si stringono ai genitori del 21enne. Un dolore che lascia senza parole”.