Strane cose accadono nel Terzo Polo. Tutti sanno che doveva essere un’unione d’amore, invece si sta tramutando in un atto di cannibalismo politico. Italia Viva, l’aggressiva creatura di Matteo Renzi, continua a fagocitare l’indifesa Azione di Carlo Calenda. Nessuno è escluso dalla fame renziana: dopo deputati e consiglieri regionali, oggi tocca anche a consiglieri municipali ed ex dirigenti di Azione Roma.
Cambiano casacca, si fa per dire perché di Azione non avevano più nulla, Noemi Scopelliti, già segretaria di Azione Roma e delegata all’assemblea nazionale; Diego De Renzis, già vicesegretario e responsabile organizzazione di Azione Roma; Gianluca Fioravanti, consigliere Municipio XI e responsabile Formazione Azione Roma; Rosanna Stanco, coordinatrice della Giunta ombra e dei tavoli tematici Azione Roma; Luca Giacobbe, vicesegretario e responsabile Affari Legali Azione Roma; Enrico Pagano, già responsabile comunicazione Azione Roma; Luca Olivetti, già responsabile tesseramento Azione Roma.
Sul piano politico si potrà anche pensare che il loro reclutamento non abbia un grosso peso. In realtà potrebbe anche essere un messaggio Urbi et Orbi per far capire che, piano piano, Azione sta diventando Italia Viva su tutti i livelli. Di sicuro non ha a che fare con la campagna de Il Riformista di attaccare Carlo Calenda, rinfacciandogli tutti i pezzi diventati improvvisamente renziani. Anche perché il giornale guidato dal Matteo di Firenze non è un House organ, né mai lo sarà.
O magari il Riformista vuole solo far rosicare – come si dice a Roma – Calenda. Il leader maximo di Azione ha infatti sparato un post sui social, criticando proprio il giornale.
Anche oggi, come ieri, tonnellate di retroscena imbeccati e Il Riformista che svolge il suo nobile ruolo di giornale indipendente. Anche oggi ribadiamo che nulla abbiamo a che vedere con tutta questa roba. Buona giornata. Discuteranno i gruppi parlamentari. pic.twitter.com/5iwGpUwYI1
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) May 19, 2023
Ma facciamo un passo indietro. Dopo la riunione organizzata da Italia Viva venerdì 19 maggio, sembrava ci fosse aria di riconciliazione, voci parlavano di un Renzi non intenzionato a rompere né alleanza, né gruppi parlamentari, ma addirittura rinnovare l’alleanza per l’appuntamento alle Europee. De facto però lo scippo a Roma c’è stato e dietro il passaggio degli ex dirigenti di Azione potrebbe celarsi la mano di Luciano Nobili. Parcheggiato come un faro nel consiglio regionale del Lazio, dopo anni passati in Parlamento, potrebbe essere lui il deus ex machina. Tanto da dichiararsi “molto felice” nel dare il benvenuto “agli amici che hanno guidato Azione a Roma di aderire ad Italia Viva e di lavorare insieme a noi all’obiettivo della costruzione della casa comune di tutti i riformisti”.
La risposta al vetriolo di Azione
I calendiani hanno subito risposto con una negazione degna di nota: “Il comunicato dei ‘componenti della segreteria di Roma’ è una falsità“. Sembra proprio che da quelle parti non l’abbiano presa benissimo. “Sappiamo che Italia Viva non ha dimestichezza con gli organi congressuali non avendo mai tenuto un congresso dalla sua fondazione, ma in ottica di gentile collaborazione siamo sempre pronti a offrire consulenza in materia”. Il fronte è ancora caldo, da qui alle Europee può succedere veramente di tutto